05/12/2020

Antonella Ruggiero – “Empatia”, un nuovo album come testimonianza di un evento speciale

Un album particolarmente suggestivo e molto sentito, che viene pubblicato come testimonianza di un concerto dedicato al volontariato che, in tempi come quelli che stiamo attraversando, assume un valore molto significativo
Empatía è il titolo del nuovo lavoro di Antonella Ruggiero. Un album particolarmente suggestivo e molto sentito, che viene pubblicato come testimonianza di un concerto dedicato al volontariato che, in tempi come quelli che stiamo attraversando, assume un valore molto significativo.
 
Si tratta, infatti, della registrazione di uno speciale concerto dell’artista insieme a Maurizio Camardi Sabir 5et e a Roberto Colombo, tenutosi nella meravigliosa Basilica di Sant’Antonio a Padova, l’8 febbraio scorso, realizzato in occasione del Concerto per la Pace organizzato per l’inaugurazione di Padova capitale europea del volontariato 2020 e promosso dal Centro Servizi Volontariato della città. Quindici brani interpretati dalla magnifica e inconfondibile voce della Ruggiero, registrati come un album da studio.
 
Antonella Ruggiero ha deciso di pubblicare il disco in concomitanza con il passaggio del testimone da Padova a Berlino (città alla quale è molto legata e dove trascorre molto del suo tempo) in qualità di Capitale Internazionale del Volontariato, che cade proprio il 5 dicembre.
Il cd è disponibile esclusivamente sul nuovo shop online dell’artista shop.antonellaruggiero.com, unitamente a tutta la sua produzione discografica, dal 1996 ad oggi.
 
Per chi ha voluto questo evento, per chi mi ha invitata, per chi c’era e, in particolar modo, per chi non è potuto essere presente, ho voluto intitolare il concerto Empatía, parola significativa che accomuna tutti i volontari e che meglio rappresenta il loro prezioso lavoro, soprattutto in questo momento storico” – ha dichiarato Antonella Ruggiero. – “Il concerto è stato davvero intenso e ricco di spunti musicali derivati dalla rilettura di brani che ho eseguito altre volte nel corso degli anni. La formazione musicale, del tutto inedita, composta dal Maurizio Camardi Sabir 5et e Roberto Colombo, ha arrangiato i brani in maniera molto suggestiva“.
 
Quindici i brani scelti ed interpretati da Antonella: Nos padre, un tema musicale di Maurizio Camardi; Ave Maria di Fabrizio De André; La danza (Tu Mhi Shiva) di Ruggiero e Colombo, qui con mantra in hindi, da Libera, primo album solista di Antonella; Echi d’infinito, di Kaballà e Mario Venuti, con cui Antonella partecipò al Festival di Sanremo nel 2005; Ave Maria Stella, del compositore contemporaneo Mark Thomas; l’inno latino Veni veni EmmanuelCavallo bianco, la prima canzone interpretata da Antonella nei Matia Bazar, e ritenuta la più intensa e rappresentativa degli anni settanta; il canto sacro più amato ed eseguito in Sardegna Deus ti salvet MariaKyrie (Missa Luba), rilettura della Messa in latino composta dal padre francescano Guido Haazen; Creuza de ma, capolavoro di Fabrizio De André e Mauro Pagani; Respondemos, brano fondamentale del repertorio di musica ebraica; Armaduk, una composizione di Maurizio Camardi; Il viaggio, brano anch’esso presente in Libera, ed in questa versione con il testo da lei riscritto. E poi due bonus track: Barene, brano strumentale composto da Alessandro Tombesi, e Soltanto, tradotto e cantato da Alessandra Moro sul tradizionale yiddish Main rue platz.
 
Questo speciale concertol’ultimo di Antonella prima del lockdown, è stato presentato in una Basilica stracolma, davanti ad un pubblico attento, straordinariamente coinvolto, tanto da suggerire agli organizzatori dell’evento di documentare, con la pubblicazione del cd, un momento così ricco di contenuti musicali e umani.
 
L’originalissima formazione musicale (Maurizio Camardi ai saxofoni, duduk e flauti insieme a Sabir, un quartetto di musicisti acustici formato da Alessandro Tombesi all’arpa, Ilaria Fantin all’arciliuto, Alessandra Moro al violoncello e Alessandro Arcolin alle percussioni, oltre naturalmente a Roberto Colombo, al vocoder e organo liturgico) e la motivazione per cui questo concerto è stato realizzato, fanno di Empatía un lavoro tra i più ragguardevoli e interessanti della Ruggiero.
 
In fase di missaggio, sono stati tralasciati gli applausi tra i vari brani e si è cercato di evidenziare gli interventi più significativi di ogni strumento. Negli arrangiamenti primeggiano le sonorità antiche dell’arpa celtica, dell’arciliuto e del violoncello, accostati alla modernità dell’uso delle percussioni, dei fiati e del vocoder (utilizzato a tratti come un vero coro classico) e dell’organo liturgico.
 

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