30/10/2018

Barro

Un disco sull’incontro e la collettività: le nuove sonorità del cantautore brasiliano tra ritmi tradizionali e sintetizzatori
A distanza di due anni dal suo primo lavoro Miocardio, Barro torna con un nuovo disco, Somos. A fare da protagonisti sono l’incontro e l’empatia, temi molto cari non solo al giovane cantautore brasiliano ma a tutta la contemporaneità.
L’incontro in termini di contaminazione era stato il filo conduttore di Miocardio, in cui Barro aveva cantato anche in altre lingue, italiano compreso, duettando con la cantante nostrana Serena Altavilla in Via, e nella versione italiana Restiamo così della sua Ficamos Assim. In Somos, per quanto più incisivo il peso della collettività, Barro canta solo in portoghese brasiliano, e piuttosto la contaminazione è da riscontrarsi nelle sonorità. A partecipare al progetto ci sono anche personalità che appartengono all’universo rap ed elettronico: le cantanti Mariana Aydar e Jessica Caetano (Radiola Serra Alta) e i talentuosi musicisti della sua regione Pernambuco, come Amaro FreitasHugo LinsDengue (Naçao Zumbi), Chiquinho Moreira e altri.
 
I synth pervadono tutto il disco, con il tentativo di creare atmosfere rarefatte e anche di avvicinarsi ad un linguaggio più tipicamente contemporaneo. La dilatazione del tempo di alcuni brani, come Eu só queria que você (feat. Mariana Aydar) e Antimusa, si scontra con momenti rap più veloci e violenti, creando effetti schizofrenici anche all’interno dello stesso brano. C’è tensione in Somos, una tensione che appartiene al presente, ma che sa sciogliersi in momenti più leggeri e pop, come in Fogo Tenaz scritta con Guilherme Assis e il compositore di Minas Gerais, Luiz Gabriel Lopes (della band Graveola), e delicati come in Cajo Clareou, unico pezzo che sente protagonista un pianoforte minimale, quello di Amaro Freitas, che ha ricreato all’interno del brano anche il suono di un basso distorto, pizzicando le corde più basse del pianoforte. Ad una lettura più attenta dei testi si percepisce il carattere simbolico della scrittura di Barro. Track by track Barro conduce un movimento disordinato e centripeto che ha come meta la propria interiorità, unico luogo che permette di connettersi con gli altri. L’incontro, in questo senso è punto di partenza e punto d’arrivo, è in continuo divenire. Il miscelarsi di diversi stili musicali ne è ulteriore testimonianza. Barro non abbandona mai i ritmi tradizionali “coco”, “embolada” e “repente” e le atmosfere del Pernambuco, ma fa comunicare le sue origini con linguaggi più futuristici, con un risultato tutt’altro che intellettuale, anzi puramente pop.
 
Somos è un disco più urbano che nasce dalle intime, sparse e rapide intuizioni che Barro ha raccolto in una fase frenetica della sua carriera, trascorsa tra palchi e alberghi in giro per Brasile ed Europa. È un disco sospeso, ma che sa maturamente bilanciare pesantezza e leggerezza. Il brano Somos, è contemporaneamente primo singolo e ultima traccia di questo lavoro. Il suo posizionamento non è casuale. Somos infatti si caratterizza come prima e ultima intuizione, un concetto da cui tutto nasce e in cui tutto finisce, l’unica vera consapevolezza collettiva: siamo insieme e adesso.
 

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