03/05/2013

Billy Bragg

La lunga pausa (cinque anni) giova al folksinger inglese, tonificato nella voce e nello spirito. È essenziale il tocco americano del produttore Joe Henry e dei suoi musicisti

Se si esclude Pressure Drop, un cd di sei canzoni composte per lo spettacolo teatrale omonimo che esponeva le idee sociali e politiche di Billy Bragg, questo nuovo Tooth & Nail esce dopo cinque anni di silenzio discografico. La lunga pausa ha giovato al songwriter inglese che torna tonificato nella voce e nello spirito, complice la produzione di Joe Henry che lo indirizza sapientemente verso un sound molto americano.

Lo spirito è quello di Mermaid Avenue, il disco registrato con i Wilco che lo aveva messo sulle tracce di Woody Guthrie e ulteriormente avvicinato allo spirito folk d’oltreoceano. Anche questa volta Billy non si dimentica del suo mentore e riprende in chiave rallentata e molto personale I Ain’t Got No Home, il brano che parla della triste saga degli Okies costretti a migrare dalle tempeste di polvere in California, propagandata come un nuovo Eden, ma in realtà presidiata dal fil di ferro e dai fucili dei vigilantes. Bragg non si smentisce e non dimentica la dimensione sociale a lui tanto cara, ma in questo disco si perde soprattutto in una sorta di intimismo introspettivo che si accorda perfettamente con la scelta musicale di Joe Henry che gli affianca una band perfetta da questo punto di vista. La scelta dei musicisti cade su Greg Leisz che con la sua pedal steel guitar sa creare le giuste atmosfere country blues, Patrick Warren a tastiere e autoharp, Jay Bellerose alla batteria e David Pilch al contrabbasso, che lo contornano con il giusto spirito e gli permettono una resa vocale calda e coinvolgente.

La natura acustica delle canzoni permette a Bragg di impostare la voce su quell’incedere un po’ malinconico che gli è così congeniale e di interpretarle quasi sul modello delle ballate. È il caso della superlativa Handyman Blues, che è stata scelta come singolo apripista, Chasing Rainbow e Over You, guarda caso tutte sostenute dalla pedal steel, ma anche January Song, Goodbye Goodbye e Your Name In My Tongue in cui la sei corde regala arpeggi dolcissimi su un tappeto ritmico discreto, ma anche capace, quando è il caso, di lasciare emergere un drumming piuttosto deciso.

Insomma, Tooth & Nail è un gran bel disco e se si vuole esagerare è anche disponibile un’edizione speciale che include un booklet di 36 pagine con foto esclusive, una serie di scritti dello stesso Billy pubblicati originariamente su Q, e un dvd con dieci video promozionali dei suoi singoli pubblicati tra il 1986 e il 2002.

On demand

Iscriviti alla Newsletter

Vuoi rimanere sempre aggiornato su rock e dintorni? Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere tutte le settimane nuovi video, contenuti esclusivi, interviste e tanto altro!