17/05/2007

Jerry Garcia & David Grisman

Grateful Dawg – Acoustic Disc

Come i lettori più fedeli e attenti forse ricorderanno, non ho mai avuto la “penna leggera” nel formulare giudizi (severi) sui progetti discografici sfornati da David “Dawg” Grisman con il compianto amico (e guru della hippie generation) Jerry Garcia. Non mi pento di averlo fatto e anzi sono pronto a difendere le mie tesi anche di fronte a Perry Mason: dei 5 album sinora pubblicati, solo il primo (quello del 1991 quando Garcia era ancora in vita e i due ogni tanto facevano qualche concerto insieme) aveva una sua logica e un certo valore artistico. Tutti gli altri, a cominciare dai pittoreschi Pizza Tapes, erano e rimangono delle “sonore” bufale, apprezzabili forse solo da collezionisti o da fan hardcore di Dead e dintorni. Anzi, a guardare bene, secondo me alcune di quelle operazioni erano (sono) pure lesive dell’immagine musicale di Jerry.

Ne parlavo di recente con un amico californiano (che ben conosce la situazione e che, con più fervore del sottoscritto, stigmatizzava la scadente qualità di queste produzioni) il quale mi ha rivelato un retroscena che non conoscevo. Pare che, a seguito di un pesante dissidio tra i due di cui Garcia ha successivamente ammesso la colpa (il fatto è avvenuto a metà anni 70, ai tempi del gruppo Old And In The Way), Grisman abbia ottenuto da Jerry la disponibilità a ripagarlo del torto perpetratogli. E così, specie negli ultimi anni di vita, lo ha spesso invitato nei suoi studi per alcune jam session. Puntualmente, David accendeva il registratore sapendo che Jerry gli aveva dato il benestare per sfruttare quel materiale a proprio piacimento.

E così, in particolare dopo la morte di Garcia, quelle ore e ore di cazzeggio musicale a San Rafael sono diventate il tesoro di Grisman. I dischi con Garcia sono il vero patrimonio della Acoustic Disc, la sua casa discografica, che per altro produce ottimi titoli di musica acustica e non solo di Grisman. Tra poco, ai primi di novembre, pubblicherà anche un progetto che vede coinvolti i picker italiani Beppe Gambetta e Carlo Aonzo. Ma, forse, senza le registrazioni di “Captain Trip” tutto questo non sarebbe esistito.

Veniamo all’attualità. Esce in questi giorni un nuovo episodio della saga Garcia-Grisman ma questa volta, come tra le righe in qualche modo già anticipato, ci sono premesse diverse. Questo Grateful Dawg è la colonna sonora di un documentario di 80 minuti (la regia è di Gillian Grisman, figlia di David) che ripercorre la storia di questi eroi della american music dal 1964, quando per la prima volta i due si sono incontrati ad un concerto di Bill Monroe, attraverso gli anni 70, quando insieme hanno inventato Old And In The Way, sino ai primi anni 90 con la Garcia/Grisman Band.

Il film mostra immagini inedite di concerti al Warfield di San Francisco, allo Sweetwater di Mill Valley e diverse scene riprese nel salotto di casa Grisman a San Rafael.

Il disco (colonna sonora del film) segue lo stesso percorso storico, partendo dai tempi eroici del bluegrass di Bill Monroe passando attraverso le session con Peter Rowan e Vassar Clements di Old And In The Way sino a giungere agli episodi dei primi anni 90. Belli in particolare questi ultimi: spicca la titletrack, Grateful Dawg riproposta sia in versione live che in studio che, come bene spiegano i protagonisti racchiude un po’ lo spirito dell’ultima parte della loro carriera: il tentativo di fondere la filosofia dei Dead con la new acoustic music di Grisman. Alla luce di questa pertinenza storica e di una conseguente varietà stilistica, si perdonano sbavature e imprecisioni (intollerabili in altri episodi analoghi) così come registrazioni live non esattamente di prima qualità.

In questo caso, più che mai, emergono la passione per la tradizione nordamericana, il gusto per il suono acustico e la comune propensione verso la musica improvvisata (vedi gli oltre 16 minuti di Arabia).

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Voto: 7/8
Perché: è un documento importante da consigliare senza mezzi termini a tutti gli appassionati.

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