27/03/2007

Los Lobos

Intervista a Steve Berlin

Incontro Steve Berlin dei Los Lobos a Chiari, in provincia di Brescia. L’intervista è prevista dopo il soundcheck, ma scopro che i musicisti della band non fanno prove. A loro posto ci sono i tecnici. Mi precipito allora all’Hotel Touring, nella vicina Coccaglio, dove ho modo di incontrare poco dopo Steve Berlin con cui ho una piacevole e cordialissima chiacchierata.
Dai tempi in cui militava nei Blasters fino ad oggi, Steve ricorda i tanti anni spesi nel mondo della musica e le innumerevoli produzioni di altri artisti.

Partiamo dai tuoi esordi e ricordiamo i tuoi primi passi in California.
Come sai, sono originario di Philadelphia. Ho iniziato a suonare in vari gruppi locali. Con i Soul Survivors a metà degli anni 70 ho anche inciso un album, dopo che avevamo cambiato però il nome in Beckmeier Brothers. La band aveva deciso di trasferirsi in California e così arrivai lì. A Downey mi sono imbattuto nei Blasters di Phil e Dave Alvin. La scena locale non era ancora esplosa. Tutto gravitava intorno a Top Jimmy e i suoi Rhythm Pigs. Nel 1978 sono entrato a far parte dei Plugz, una band formidabile ma le idee del leader, Tito Larriva, erano suicide e anti business, così non si riusciva mai a pubblicare un disco anche se fu proprio a Tito Larriva che la Slash propose di dare alle stampe il primo album dell’etichetta. Tito non volle e così la loro scelta finì sugli X di John Doe. Oggi tutti gli elementi che suonavano nei Plugz sono ottimi musicisti o produttori, per esempio Gustavo Santaolalla che è un brillante produttore soprattutto di gruppi messicani di successo. Coi Plugz sono rimasto sino al 1981 e quindi sono entrato nei Blasters.

A proposito dei Blasters, è uscito un disco dal vivo in occasione della loro reunion. Che ne pensi?
Il disco non l’ho ancora sentito, però sono sicuro che sia valido. Ciò nonostante, non credo che la situazione sia rosea. Io sono molto amico di Dave Alvin e ci vediamo spesso. La band non ha futuro perché Phil vuole cantare i pezzi scritti da suo fratello e vorrebbe essere accreditato per tutto ciò. Dave Alvin ad ogni modo ha già la sua brillante carriera da solista.

È stato facile lasciare i Blasters e unirsi a un gruppo con origini messicane che per tradizioni e cultura poteva essere molto lontano dalle tue idee?
Penso di avere fatto la scelta giusta. Nei Blasters ero emarginato, ogni decisione veniva presa dai due fratelli, ero considerato solamente uno del gruppo. Con i Los Lobos sono invece entrato subito in sintonia. Sono persone meravigliose. C’è stata fin dall’inizio grande democrazia. Ci ha unito subito il comune interesse della musica. Ho partecipato a ogni decisione del gruppo e i rapporti umani sono splendidi.

Facciamo una riflessione su Kiko, da molti ritenuto l’album capolavoro del gruppo. Mitchell Froom e Tchad Blake sono stati così determinanti nel definirne il sound?
Certamente sì, anche se la verità e che quando ci siamo avvicinati a Mitchell Froom e a Tchad Blake per metà il disco era già stato scritto.

A parer mio il nuovo album, Good Morning Aztlan, è uno dei migliori del gruppo.
Sono anch’io molto soddisfatto del disco. Registrare Good Morning Aztlan è stato un vero piacere. Ci siamo divertiti.

Progetti futuri?
David Hidalgo ha pronto un nuovo album con gli Houndog di Mike Halby (ex Canned Heat, nda). Il disco è terminato, ma questa volta la Columbia non lo pubblicherà, perciò David sta vagliando alcune proposte. Sempre Hidalgo ha prodotto il nuovo cd di John Hammond in cui Augie Meyers suona le tastiere.

Attualmente sei impegnato su più fronti, è vero?
Ognuno nella band ha compiti ben precisi. Cesar Rosas, David Hidalgo e Louie Perez compongono le canzoni. Io invece non ne sono capace, mi sento molto più abile come arrangiatore e produttore. Victor Bisetti ora suona nella band stabilmente. Abbiamo un nuovo batterista, Cougar Estrada. La verità è che quando sono nati i Los Lobos c’è stato una specie di sorteggio e Perez è stato scelto come batterista anche se lui si sentiva un chitarrista. Louie è l’intellettuale, il poeta del gruppo. È lui l’autore della parte dei testi delle canzoni.

Parliamo dei Los Super Seven. Come mai Doug Sahm in quel primo disco è presente soltanto di sfuggita in un brano?
Doug era unico, insuperabile. Quando abbiamo registrato il disco ad Austin, nel 1992, è venuto spesso in studio, ma era occupato con altri progetti e così soltanto verso la fine della registrazione del disco mi sono accorto che Doug non era presente in nessun brano. Stavamo registrando Rio de Tenampa, mi guardo in giro e vedo che Doug se ne è già andato. Corro fuori nel parcheggio, sta partendo con la sua Cadillac, mi precipito e insisto perché venga in studio. Lui lascia l’auto accesa, entra in studio, da un’occhiata al testo che deve cantare e fa una strofa, secondo me il momento più riuscito, più commovente e toccante del disco. Due minuti di rara bellezza, tutto qua. Semplicemente fantastico. Poi saluta tutti e se ne va. Non dimenticherò mai quel giorno.

A proposito dei Los Super Seven, pensi ci sarà un altro disco?
Sinceramente mi sembra improbabile. I dischi dei Los Super Seven costano moltissimo. Le case discografiche non sono più disposte a spendere cifre così alte, perciò la mia prima risposta è no, non ci sarà un altro disco dei Los Super Seven anche se in questi giorni ho pensato a una valida alternativa. Non più un disco inciso a Los Angeles con musicisti che vengono da ogni parte del mondo, bensì un disco inciso come il primo, con spese minori. Potrebbe essere un progetto tex-mex in cui coinvolgere amici come Ruben Ramos, Raul Malo, i Los Lobos naturalmente, Joel Guzman alla fisarmonica e altri ancora. Ci sto pensando seriamente.

E dei Latin Playboys che mi dici?
Anche qui tutto diventa più difficile, ognuno ha vari impegni e, come i Los Super Seven, diventa arduo far combaciare le date e trovare tutti liberi. Inoltre nel caso dei Latin Playboys c’è un’aggravante in quanto Tchad Blake si è sposato, vive in Inghilterra e ha un bambino piccolo.

Dicevamo che tu comunque sei sempre molto impegnato.
Contrariamente agli altri del gruppo io non vivo in California, ma a Seattle, anche se spesso sono a Los Angeles. Sono impegnatissimo con il serial televisivo Greetings From Tucson. Ogni settimana entro in studio e lavoro ad ogni puntata del programma.
Insomma, oltre alla colonna sonora, al tema conduttore del programma cioè, sto lavorando alla musica delle varie puntate. Ho registrato anche un brano con i R.E.M. per la colonna sonora di Man Of The Moon. Giusto per ricordarlo, nel 1989 ho prodotto anche un gruppo italiano, The Jack Daniels Lovers, di cui so che tu conosci bene il disco, s’intitolava Stay Out Of The Jail.
Non ci crederai ma ieri a Nonantola alcuni del gruppo (da tempo sciolto, nda) sono venuti a trovarmi nei camerini. Una bella sorpresa. Mi raccomando, se hai qualche disco o nastro di band italiana particolarmente interessante, mandamelo, mi piace ascoltare musica e gruppi diversi tra loro. Mi piacerebbe produrre qualche altra band italiana.
Parlando di nuovi progetti, sto ultimando la registrazione del nuovo album di Rickie Lee Jones che uscirà il prossimo anno. Io produco il disco e David Hidalgo vi partecipa come musicista. Sono molto soddisfatto, sarà veramente un gran bell’album.

Facciamo un riassunto degli artisti che hai prodotto?
David Baerwald, Prairie Oyster, Lava Hay, Chris Spedding, Top Jimmy And The Rhythm Pigs, Drunkus, Maximus, Tragically Hip, The Paladins, Crash Test Dummies, Tish Hinojosa, Rick Trevino String Cheese Incident, Raul Malo. Quindi i Los Aztecs di Joel Guzman e più recentemente i Great Big Sea e altri ancora.

Ho visto che al seguito del gruppo ci sono molte persone o sbaglio?
Siamo in 14. Oltre ai sette elementi della band, ci sono i tecnici.
Poi David Hidalgo si è portato in tournée, o per meglio dire in vacanza, due ragazzine: una è sua figlia di 12 anni e l’altra è sua nipote. Si divertono un mondo nel vedere altre città e paesi. Cesar Rosas dal canto suo è in un momento particolarmente felice della sua vita dopo il tragico evento dell’uccisione di sua moglie.
In questo tour è accompagnato dalla sua nuova fidanzata Maria, con cui sta da quasi un anno.

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