05/07/2014

Pogues

Per una sera l’Olympia di Parigi si trasforma in un pub irlandese
Per una sera l’Olympia di Parigi si trasforma in un grande pub, un’arena in cui ballare al tempo forsennato dei Pogues. La band irlandese compie trent’anni e l’anniversario viene festeggiato con un numero di date circoscritto, ma di grande prestigio. I Pogues sono al completo, invecchiati ma ancora in grado di fare grande spettacolo: sul palco parigino i loro aspetti di signori di mezz’età stridono con l’energia che emanano, ma dopo il primo impatto non ci si fa più caso e si rimane completamente conquistati dalla loro musica.

Shane MacGowan era ovviamente il personaggio più atteso. Dopo tutto quello che si era detto su di lui ci si aspettava di vedere una specie di cadavere. Invece, nonostante porti addosso i segni sconsiderati dell’alcol e non abbia ancora posto rimedio al sorriso sdentato, è in gran forma. Certo il passo poco fermo e la voce etilica mentre saluta il pubblico tradiscono una certa sofferenza, ma quando canta è ancora lui, la vera e inconfondibile voce dei Pogues di Rum Sodomy & The Lash o di If I Should Fall From Grace With God. Tiene brillantemente tutto il concerto ed emoziona in coppia con Ella Finer in Fairytale Of New York, lasciando solo un paio di volte il compito di prima voce a Spider Stacy e a Darryl Hunt.

Ventiquattro canzoni prese tra il meglio del loro repertorio sono il regalo che i Pogues fanno allo strabordante pubblico dell’Olympia che accompagna a gran voce Dirty Old Town, The Irish Rover, Sally MacLennane e molta altre. Il dvd che raccoglie il concerto di Parigi è disponibile anche in versione cd audio e regala una bonus track tratta dall’esibizione di Manchester del 2006, Thousands Are Sailing.

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