16/04/2013

Stephen Stills: 50 anni con Captain Manyhands

Per celebrare i cinquant’anni trascorsi dalla prima incisione ha realizzato un box retrospettivo che non poteva avere titolo più adatto per uno che non molla mai: “Carry On”

Stephen Stills ha lo spirito del combattente. Cinque anni fa ha sconfitto un cancro alla prostata e, nonostante i difetti d’udito e un non meglio identificato problema che gli impedisce di parlare e cantare come una volta, continua a portare le sue canzoni sui palchi di mezzo mondo. Su JAM di aprile vi raccontiamo il nuovo quadruplo box set che ne ripercorre la carriera. A guidarci in questo affascinante percorso, il fotografo Joel Bernstein, che ha curato la produzione del progetto insieme a Graham Nash.

«Ho sempre pensato che l’opera di Stills fosse sottovalutata, come se la gente non associasse il suo nome alle grandi canzoni uscite dalla sua penna», riflette Joel Bernstein, fotografo e storico archivista di CSN&Y e Joni Mitchell, fra i curatori del nuovo box set Carry On. «La sua musica è un mix di rock, folk, blues e musica latina. E l’aggiunta di quest’ultima lo rende un artista unico. La musica di Carlos Santana, ad esempio, è un’ottima miscela di rock, blues e latin, ma non c’è la componente folk. Non riesco a pensare a un altro artista la cui musica affondi le radici in maniera così profonda in tutti questi generi. Lavorando al box, sono rimasto impressionato dal suo talento e dalla determinazione. Quando è al meglio, Stills ha un equilibrio incredibile tra capacità strumentali e le emozioni che esprime cantando. Questo è un dono che pochi artisti hanno».

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