11 dicembre 1964 – La morte di Sam Cooke
A soli 33 anni il principe del soul viene centrato da un colpo di pistola al petto
Oggi, 11 dicembre 1964
Hollywood, California; al Martoni’s, un locale frequentato dal giro musicale di Los Angeles, il principe del soul Sam Cooke sta festeggiando il successo del suo nuovo album. Mentre gira tra i tavoli, rimane colpito dall’avvenenza di una giovane dai tratti asiatici. La ragazza si chiama Elisa Boyer, ha 22 anni e dice di lavorare alla reception di un albergo ma a Cooke appare subito chiaro che il suo vero lavoro è un altro… Eccitato dalla prospettiva di finire la serata con la bella Elisa, Sam invita la ragazza ad accomodarsi sulla sua Ferrari. Destinazione: un motel in zona aeroporto che Sam e i suoi musicisti sono soliti frequentare. Lì non ti chiedono i documenti, nessuno ti disturba: insomma, è il luogo ideale per passare la notte con una “ragazza facile”. Cooke parcheggia la fuoriserie di fronte alla porta della camera. L’alcol gli sta dando alla testa e lui non ha voglia di perdere tempo. Appena entrato nella stanza, si butta addosso a Elisa.
La ragazza, spaventata dai modi violenti, non oppone resistenza.
Cooke le strappa i vestiti: Elisa rimasta in mutandine e reggiseno, cerca di prendere tempo. Chiede di andare in bagno. Una volta lì, però, capisce che non ha via di scampo. Quando esce, Sam è nudo di fronte a lei.
Per sua fortuna, anche lui ha bisogno di andare in bagno. Elisa ne approfitta, raccatta un po’ di roba e fugge dalla camera. È questione di un minuto.
Quando Sam esce dal bagno, e non vede più la ragazza, diventa una furia.
La porta della stanza è aperta e i suoi vestiti sono spariti. Così come il portafogli.
Gli sono rimasti soltanto una giacca sportiva e le scarpe. Cooke li indossa, sale in macchina, parte sgommando e si ferma di fronte alla porta dell’ufficio del Motel. Scende trafelato senza spegnere il motore della Ferrari e inizia a suonare il campanello e a bussare alla porta. Bertha Franklin, la donna che ha in gestione il Motel, si alza dormiente dal letto. Non capisce cosa stia succedendo. Ha paura di quel nero, mezzo nudo che continua a urlare. Apre un cassetto e impugna una calibro 22. Sam Cooke, entrato nella reception, non si quieta.
Urla: “Dove hai nascosto la ragazza? Dov’è finita la sgualdrinella?”
Così facendo, si getta verso la Franklin che, terrorizzata, spara. Due colpi finiscono fuori bersaglio ma il terzo centra Sam Cooke in pieno petto.
“Signora …”, fa appena in tempo a dire il cantante, “lei… mi ha sparato”
Dopo di che, stramazza a terra. Sam Cooke aveva 33 anni.