5 marzo 1982 – Addio a John Belushi
Nel bungalow #3 del Chateau Marmont, lussuoso hotel sul Sunset Boulevard di Los Angeles, viene trovato il corpo senza vita dell’attore John Belushi
Oggi, 5 marzo 1982
Nel bungalow #3 del Chateau Marmont, lussuoso hotel sul Sunset Boulevard di Los Angeles, viene trovato il corpo senza vita dell’attore John Belushi.
Causa della morte: overdose.
La sera prima, Belushi avrebbe dovuto passare dal Guitar Centre a ritirare una preziosa sei corde costruita appositamente per il chitarrista Les Paul.
In realtà, con i 1500 dollari che gli aveva dato il suo manager Bernie Brillstein, John si compra un pedale per la cassa della sua batteria e, soprattutto, fa rifornimento di eroina e coca. Con lui, c’è Catherine Smith, una ex-groupie piuttosto nota nell’ambiente dello show business californiano. I due bevono qualche drink in un locale sopra il Roxy, uno dei music club più famosi della città degli Angeli, e quindi si recano al Rainbow Bar & Grill per una rapida cenetta. Quando tornano al Chateu Marmont, vengono raggiunti da Robin Williams, Robert De Niro e da altre starlette per un party improvvisato. Finita la festa, Belushi si fa una dose di speedball, potentissimo mix di cocaina e eroina.
Nudo, sul letto, il corpo dell’attore appare senza vita quando il suo amico Bill Wallace e la stessa Catherine Smith (che, nel frattempo, si era allontanata) rientrano nel bungalow #3. Disperati, i due chiamano un medico (il Dottor Thomas Noguchi) che non può far altro che riscontrare la morte di John Belushi.
L’attore aveva 33 anni.
Il 10 Marzo la salma di Belushi viene tumulata nel cimitero di Abel’s Hill nell’isola di Martha’s Vineyard, di fronte a Boston. L’amico e Blues Brother Dan Aykroyd guida la processione a bordo della sua Harley Davidson.
Qualche mese dopo, Catherine Smith ammette di aver colpevolmente somministrato a John Belushi la dose fatale di speedball, causa della sua morte.
“Ho ucciso John Belushi”, dichiara al National Enquirer. Viene condannata per omicidio preterintenzionale ma esce di prigione dopo soli 18 mesi.