I Deproducers ritornano in pista con un nuovo disco. Il collettivo formato da Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Max Casacci e Gianni Maroccolo pubblicherà il 5 aprile il nuovo album DNA. Dopo Planetario del 2012 e Botanica del 2017 il connubio tra la musica del supergruppo e la scienza ha dato un altro frutto: il tema della vita, della sua evoluzione e delle mutazioni negative, come i tumori. Per la produzione di questo disco il gruppo ha collaborato con l’AIRC, che ha sponsorizzato il progetto, il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e l’oncologo Pier Paolo Di Fiore.
DNA, prodotto da Ala Bianca e distribuito da Warner Music, è stato presentato alla stampa negli studi di Music Production di Milano, con l’introduzione del suo padrone di casa, Vittorio Cosma: “Nel corso di questi anni abbiamo parlato del globo terrestre, della natura e ora della vita. Quando abbiamo cominciato con il progetto Deproducers ci siamo chiesti che tipo di musica volessimo fare. Astratta, concreta… Abbiamo poi deciso di affrontare un determinato tema. Scegliendo un argomento lo abbiamo sviluppato musicalmente, visivamente e scientificamente grazie alla collaborazione di esperti del settore“. Cosma si è soffermato sul rapporto con gli altri membri del gruppo: “Per i Deproducers volevo sin dall’inizio dei musicisti che, nel loro piccolo, avessero inventato un sound. Riccardo, Max e Gianni, oltre a essere ottimi professionisti sono anche dei grandi amici“.
Il filosofo Telmo Pievani (“il nostro Freddie Mercury“, parola di Cosma), sarà il narratore degli spettacoli che partiranno il 9 aprile dal Teatro Grande di Brescia. Il professore ha sottolineato la carica innovativa del progetto. “Credo che DNA sia un lavoro innovativo non solo in Italia, ma nel mondo. Un affascinante insieme di musica, arti visive, divulgazione scientifica. La musica dei Deproducers non è la colonna sonora della mia narrazione, ma un’opera totale“. Vita, scienza, evoluzione, ma anche serendipità.
“La scoperta di un qualcosa che arriva quando ne stai cercando un’altra fa un po’ parte della mia vita artistica e non solo” – ha spiegato Riccardo Sinigallia, cui gli fa eco Max Casacci che parla di “smart mistakes”, “piccoli errori che nascono quando viene fuori un accordo di chitarra a cui non avevi pensato ma che suona bene e che apre prospettive armoniche nuove“. Serendipità che ha degli esempi perfetti nella scienza: “Tante grandi scoperte sono nate grazie alla ricerca, e non ponendosi obiettivi precisi. Scoperte casuali come il forno a microonde, la penicillina, i raggi X“. “Questo progetto – prosegue Pievani – è nato con l’obiettivo di attrarre tante persone. Sarà uno spettacolo per tutti, sperando di far appassionare il pubblico del teatro, dei concerti e tanti giovani e giovanissimi“.
Durante la presentazione è stato proiettato il video di L.U.C.A. (Last Universal Common Ancestor) creato da Marino Capitanio, visual artist autore anche della copertina di DNA e l’esibizione live di un brano tratto dal disco, Storia compatta della vita, brano che si ispira al calendario cosmico di Carl Sagan e che vede alla voce Eugenio Finardi.
DNA, prodotto da Ala Bianca e distribuito da Warner Music, è stato presentato alla stampa negli studi di Music Production di Milano, con l’introduzione del suo padrone di casa, Vittorio Cosma: “Nel corso di questi anni abbiamo parlato del globo terrestre, della natura e ora della vita. Quando abbiamo cominciato con il progetto Deproducers ci siamo chiesti che tipo di musica volessimo fare. Astratta, concreta… Abbiamo poi deciso di affrontare un determinato tema. Scegliendo un argomento lo abbiamo sviluppato musicalmente, visivamente e scientificamente grazie alla collaborazione di esperti del settore“. Cosma si è soffermato sul rapporto con gli altri membri del gruppo: “Per i Deproducers volevo sin dall’inizio dei musicisti che, nel loro piccolo, avessero inventato un sound. Riccardo, Max e Gianni, oltre a essere ottimi professionisti sono anche dei grandi amici“.
Il filosofo Telmo Pievani (“il nostro Freddie Mercury“, parola di Cosma), sarà il narratore degli spettacoli che partiranno il 9 aprile dal Teatro Grande di Brescia. Il professore ha sottolineato la carica innovativa del progetto. “Credo che DNA sia un lavoro innovativo non solo in Italia, ma nel mondo. Un affascinante insieme di musica, arti visive, divulgazione scientifica. La musica dei Deproducers non è la colonna sonora della mia narrazione, ma un’opera totale“. Vita, scienza, evoluzione, ma anche serendipità.
“La scoperta di un qualcosa che arriva quando ne stai cercando un’altra fa un po’ parte della mia vita artistica e non solo” – ha spiegato Riccardo Sinigallia, cui gli fa eco Max Casacci che parla di “smart mistakes”, “piccoli errori che nascono quando viene fuori un accordo di chitarra a cui non avevi pensato ma che suona bene e che apre prospettive armoniche nuove“. Serendipità che ha degli esempi perfetti nella scienza: “Tante grandi scoperte sono nate grazie alla ricerca, e non ponendosi obiettivi precisi. Scoperte casuali come il forno a microonde, la penicillina, i raggi X“. “Questo progetto – prosegue Pievani – è nato con l’obiettivo di attrarre tante persone. Sarà uno spettacolo per tutti, sperando di far appassionare il pubblico del teatro, dei concerti e tanti giovani e giovanissimi“.
Durante la presentazione è stato proiettato il video di L.U.C.A. (Last Universal Common Ancestor) creato da Marino Capitanio, visual artist autore anche della copertina di DNA e l’esibizione live di un brano tratto dal disco, Storia compatta della vita, brano che si ispira al calendario cosmico di Carl Sagan e che vede alla voce Eugenio Finardi.