Nuovo album concluso per gli AC/DC. La dichiarazione è stata rilasciata in esclusiva al magazine Metal Hammer Uk, che ha intervistato Brian Johnson approfittando della laurea ad honorem, assegnatagli il 9 luglio dalla Northumbria University di Newcastle, per “avere ispirato le persone del Nord Est e i fan del rock di tutto il mondo”. Il frontman della band australiana non ha nascosto il suo entusiasmo per il lavoro svolto: “Ci sono alcune cose brillanti in serbo. Ce l’abbiamo fatta – sono molto eccitato e abbiamo alcune grandi canzoni”.
Nel corso delle sfibranti sessioni di registrazione in studio a Vancouver, gli AC/DC hanno sentito in maniera molto pesante l’assenza di Malcolm Young che, come era già stato reso noto ad aprile, ha lasciato il gruppo per gravi problemi di salute. Il fratello Angus è stato quindi affiancato dal nipote Stevie Young, che già aveva sostituito lo zio durante il tour Blow Up Your Video dell’88, mentre Malcolm era in clinica per disintossicarsi dalla dipendenza da alcol: “Abbiamo sentito la mancanza di Malcolm, ovviamente. È in ospedale, ma è un combattente. Incrociamo le dita perché possa tornare forte… Stevie, il nipote di Malcolm, è stato magnifico, ma quando stai registrando con una cosa come questa che pende su di te e i tuoi compagni di lavoro non è un bene, è difficile… Ma sono sicuro che lui ha fatto il tifo per noi. È un tipo piccolo, ma è davvero forte. È orgoglioso, e ci tiene molto alla sua privacy, quindi non possiamo rivelare troppo. Ma, incrociamo le dita, tornerà di nuovo”. Una perdita talmente sentita che il cantante inglese aveva proposto per il disco, ancora oggi senza nome, un titolo ispirato al malessere dello storico chitarrista ritmico, che però è stato scartato: “Volevo chiamare l’album Man Down. Ma è un po’ negativo, probabilmente mi veniva dritto dal cuore. Mi piace”.
Il nuovo lavoro degli AC/DC, giunto dopo il lungo stop seguito a Black Ice (Columbia Records, 2008) del produttore Brendan O’Brien (Bob Dylan, Pearl Jam, Neil Young, Bruce Springsteen e Aerosmith tra gli altri), verrà pubblicato probabilmente per la fine del 2014 o l’inizio del prossimo anno. Nel frattempo si attende la conferma di un nuovo tour, anticipato in più occasioni da Johnson, in particolare quando a febbraio aveva promesso una serie di concerti in occasione del quarantesimo anniversario del gruppo, per ricompensare i fan del lungo cammino percorso insieme: “È da quarant’anni che la band esiste. Quindi penso che potremmo provare a fare quaranta spettacoli, per ringraziare i fan della loro lealtà inossidabile. Intendo, onestamente, i nostri fan sono semplicemente i migliori del mondo, e noi apprezziamo ciascuno di loro. Così dobbiamo andare là fuori a esibirci, anche se cominciamo a non essere più tanto giovani. Sapete cosa? È da quattro anni che non facciamo più spettacoli live, e ne ho veramente voglia”.
Nel corso delle sfibranti sessioni di registrazione in studio a Vancouver, gli AC/DC hanno sentito in maniera molto pesante l’assenza di Malcolm Young che, come era già stato reso noto ad aprile, ha lasciato il gruppo per gravi problemi di salute. Il fratello Angus è stato quindi affiancato dal nipote Stevie Young, che già aveva sostituito lo zio durante il tour Blow Up Your Video dell’88, mentre Malcolm era in clinica per disintossicarsi dalla dipendenza da alcol: “Abbiamo sentito la mancanza di Malcolm, ovviamente. È in ospedale, ma è un combattente. Incrociamo le dita perché possa tornare forte… Stevie, il nipote di Malcolm, è stato magnifico, ma quando stai registrando con una cosa come questa che pende su di te e i tuoi compagni di lavoro non è un bene, è difficile… Ma sono sicuro che lui ha fatto il tifo per noi. È un tipo piccolo, ma è davvero forte. È orgoglioso, e ci tiene molto alla sua privacy, quindi non possiamo rivelare troppo. Ma, incrociamo le dita, tornerà di nuovo”. Una perdita talmente sentita che il cantante inglese aveva proposto per il disco, ancora oggi senza nome, un titolo ispirato al malessere dello storico chitarrista ritmico, che però è stato scartato: “Volevo chiamare l’album Man Down. Ma è un po’ negativo, probabilmente mi veniva dritto dal cuore. Mi piace”.
Il nuovo lavoro degli AC/DC, giunto dopo il lungo stop seguito a Black Ice (Columbia Records, 2008) del produttore Brendan O’Brien (Bob Dylan, Pearl Jam, Neil Young, Bruce Springsteen e Aerosmith tra gli altri), verrà pubblicato probabilmente per la fine del 2014 o l’inizio del prossimo anno. Nel frattempo si attende la conferma di un nuovo tour, anticipato in più occasioni da Johnson, in particolare quando a febbraio aveva promesso una serie di concerti in occasione del quarantesimo anniversario del gruppo, per ricompensare i fan del lungo cammino percorso insieme: “È da quarant’anni che la band esiste. Quindi penso che potremmo provare a fare quaranta spettacoli, per ringraziare i fan della loro lealtà inossidabile. Intendo, onestamente, i nostri fan sono semplicemente i migliori del mondo, e noi apprezziamo ciascuno di loro. Così dobbiamo andare là fuori a esibirci, anche se cominciamo a non essere più tanto giovani. Sapete cosa? È da quattro anni che non facciamo più spettacoli live, e ne ho veramente voglia”.
