A prima vista sembra schivo e riservato, ma appena mi avvicino mi rivolge un caloroso sorriso e un cenno di riconoscimento: Piers Faccini, a differenza di molti artisti italiani, è uno di quei personaggi che ti mettono sempre a tuo agio. Pur nella sua compostezza, è una persona semplice e socievole, che non nega due chiacchiere a nessuno. Artista poliedrico, elegante, magnetico, il cantautore di origine britannica è a Milano per un evento particolare. All’interno dell’intima cornice della Santeria presenta le opere tratte dal Songs I Love, il suo personale tributo alla musica e agli artisti che l’hanno maggiormente ispirato e influenzato. Il progetto, libro e disco, raccoglie 17 cover che Piers ha registrato negli ultimi due anni, accompagnate da altrettanti ritratti realizzati in carta con la tecnica del cut up (vedi le tre immagini sotto il video).
«Ho voluto fare un ritratto a tutto tondo delle canzoni che amo», ci ha raccontato, «così ho deciso di interpretare a modo mio non solo la musica, ma anche il volto della persona che l’ha scritta». Ecco quindi Will Oldham accanto a Leonard Cohen, Billy Bragg e Nico, Pino Daniele, Morrissey, Bruce Springsteen e Bob Dylan, opere minimali ma che in qualche modo emanano calore, espresse dal punto di vista di un artista che è anche fan. «È da qualche anno che lavoro con la carta, ma non ho mai smesso con la pittura», ci confida prima di imbracciare la sua Guild e far parlare la sua musica.
A gennaio uscirà per la sua etichetta Beating Drum una nuova raccolta di inediti, Between Dogs And Wolves, di cui stasera ci presenta qualche brano in acustico, voce e chitarra. Nessun microfono, nessun ostacolo fra lui e il pubblico: solo il delicato fingerpicking alla chitarra, un’armonica e una voce che riempie ogni spazio e scalda ogni cuore. Sulla parete di fondo sono proiettate le immagini di tre videoclip che ha realizzato con un lavoro di stop motion usando figure di carta ritagliate: l’incantevole Missing Words (già un classico), Reste la marée e Black Rose.
Musica e arte visiva sono sempre andate di pari passo per Faccini, che riesce ad unire con disinvoltura le diverse forme espressive allo stesso modo in cui fa convivere le sue origini multiculturali (padre italiano, madre inglese, residenza in Francia), sia nella vita che nella creatività: per la prima volta si è infatti cimentato nella scrittura di un brano in italiano (Il cammino) e uno in francese (Reste la marée). Il nuovo album, secondo le sue stesse parole, è il lavoro più personale realizzato finora: muovendosi tra momenti introspettivi e profondi, Faccini sa creare atmosfere magiche e incantevoli, una delicata poesia che si distingue come una gemma di rara eleganza e bellezza.
Per maggiori informazioni: www.piersfaccini.com