Doppio anniversario per Umbria Jazz. Quella del 2013 è un’edizione da incorniciare, visto che a Perugia – dal 5 al 14 luglio – si celebra il quarantesimo compleanno del più importante jazz festival italiano (e uno dei maggiori d’Europa). In più, per una bizzarra quanto piacevole coincidenza, il battagliero patron della kermesse – Carlo Pagnotta – festeggia i suoi primi ottant’anni, con una valigia piena di ricordi e di successi. Era infatti il 1973 quando, per iniziativa di un gruppo di jazzofili, nacque un festival che regalava musica libera e gratuita nelle varie cittadine della regione. Da allora, molte cose sono cambiate. Eppure lo spirito della rassegna è rimasi lo stesso. Lo dimostra il programma di quest’anno, in cui sfilano molti big della scena contemporanea. Un unico cruccio. Nonostante fosse stato annunciato, purtroppo per motivi di salute ha dato forfait il colosso del sassofono Sonny Rollins, uno dei grandi vecchi della musica improvvisata, atteso per una serata accanto a due special guests, i trombettisti Enrico Rava e Paolo Fresu. Al suo posto, all’Arena Santa Giuliana, suonerà Jan Garbarek. Ed è un altro evento, perché l’ascetico maestro del sax nordico mancava dal festival dal 1995. Inoltre il sopranista si presenterà con un gruppo che ospita Trilok Gurtu, travolgente percussionista indiano già compagno di strada di Don Cherry, John McLaughlin e Charlie Mariano.
Consoliamoci anche con il resto del cartellone. Che, nella serata inaugurale del 5, presenta Diana Krall, che di recente ha fatto uscire Glad Rag Doll, uno dei suoi album più convincenti. Per la cronaca, la prima volta della bionda cantante canadese a Perugia fu nel 1996, quando si esibì ancora giovane e timida come resident artist in una sorta di piano bar. Riapparve una decina d’anni più tardi con un’immagine radicalmente diversa: quella della sophisticated lady, una star in equilibrio tra jazz e pop. Oggi invece la moglie di Elvis Costello si esibisce presentando il suo ultimo, eccellente progetto. Con la produzione di T-Bone Burnett, il disco è un viaggio affascinante fatto di sonorità più legate alla roots music americana. Il tutto impreziosito da un repertorio maledetto e da un manipolo di musicisti a cinque stelle.
Ma il bello deve ancora venire, perché sul medesimo palco arriveranno alcune leggende del jazz. Un nome per tutti: quello di Keith Jarrett – geniale quanto capriccioso maestro del pianoforte, affiancato dai fedeli Gary Peacock e Jack DeJohnette – che celebra in questi giorni i trent’anni del suo mitico (e raffinatissimo) Standards Trio. In attesa della performance, fate un ripasso. Perché è disponibile nei negozi Somewhere, nuovo e imperdibile album del pianista. Si tratta di un live ripreso a Lucerna nel 2009 e pubblicato (come di consueto) dall’etichetta Ecm. Qui il trio è in stato di grazia e questo disco è sicuramente uno di quelli che resteranno nella memoria e nella storia della formazione.
Altri concerti top? Il duetto tra Herbie Hancock e Chick Corea, a rinverdire un sodalizio che risale al lontano 1978. E poi le performance del trombettista Wynton Marsalis con la sua big band e del pianista Stefano Bollani con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Mentre, nel più intimo spazio del Teatro Morlacchi, si ascolteranno il tastierista Omar Sosa con Paolo Fresu, il pianista Michel Camilo con il chitarrista flamenco Tomatito, il quartetto del sassofonista Branford Marsalis e tanti altri. Il 14 luglio si chiude in bellezza con la serata brasiliana. Protagonisti due grandi della musica di Bahia, ovvero i tropicalisti Gilberto Gil e Gal Costa. Per brindare ai quarant’anni di Umbria Jazz in allegria.