20/12/2012

Te lo ricordi il bel cd di Natale?

Sotto le feste la decadenza del “dischetto” è ancora più evidente

Ci può essere un Natale senza la caccia frenetica al regalo dell’ultimo minuto? Quella classica situazione da “Baffo Natale”, il pezzo di Elio e le Storie Tese dove il malcapitato si infila nel primo negozio disponibile implorando il negoziante di non chiudere. Ogni anno è così. Prometto a me stesso di fare le cose con calma, prendermi i giusti tempi, non ridurmi all’ultimo. E poi eccoci a un passo dal 24 con le mani vuote e le idee nebulose. Ma da sempre c’è lui a venire incontro come una ciambella di salvataggio: il cd.
Va su tutto, che sia una bella raccolta di canzoni natalizie, un Buble fresco fresco, l’ultimo Guccini per l’amico impegnato o anche un classico del metal. Puoi persino fare un po’ lo sborone e regalare l’album di un gruppo sconosciuto mettendo a garanzia la tua capacità critica e il fiuto con il quale hai scovato i nuovi Nirvana, Pink Floyd o Vasco che dir si voglia. Senza contare che un regalo simile si tramuta spesso nella scusa per un autoregalo: un cd per Sergio. Due per me. Un cd per Vale, uno per me. Già che ci sono, faccio un conto unico, massì ddaii…

Peccato che i raid di un tempo nei negozi di dischi siano ormai un ricordo. Basta entrare in qualcuno dei pochi rimasti per far calare sull’atmosfera natalizia un alone di tristezza. I cd dal primo piano sono finiti al pian terreno. Nemmeno tutto. Un angolo. E poi offerte su offerte. La tripla raccolta di questo a 8 euro, il blockbuster anni 80 a 4,99. Ci sono anche le ristampe di lusso degli ultimi anni, quelle che al tempo dell’uscita ho pagato sui 25 a disco. Ora sono a 6 euro o poco più (porc…).
Ma di tutte queste offerte non riesci nemmeno a gioire. Perché lo spazio dedicato ai cd non solo si è ristretto a vista d’occhio, ma è anche visibilmente ignorato dalla gente. Qualche curioso qua e là, qualcuno sgomento fermo a guardare la parete pubblicitaria dei traditional natalizi cantati da Baglioni (perché?), qualcun altro che spulcia distrattamente tra i tanti remainders. Ma niente a che vedere con la quantità di gente che, crisi permettendo, si butta su libri, videogiochi, eReader, lettori mp3 e telefonini.
E il cd è lì, in un angolo, in tutta la sua decadenza. Che faccio? Regalo un buono per gli mp3? Mi infilo le cuffie dell’iPod, prendo un libro e mi avvio alla cassa che è meglio.

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