Londra, 17 luglio 1972. All’Open Space Theater, lo scrittore/regista/attore americano Sam Shepard mette in scena il suo nuovo lavoro, The Tooth Of Crime. È uno strano musical che narra la storia di Hoss, vecchia rock star che vede il proprio mito minacciato da un artista emergente, un certo Crow. L’incontro fra i due, una via di mezzo tra un match di pugilato e una sfida tra rapper, viene sospeso dal giudice arbitro che decreta la vittoria di Crow. Furibondo per l’esito del duello, Hoss spara all’arbitro. Subito dopo, rendendosi conto della dura realtà, decide di farla finita: ingoia la canna della pistola e preme il grilletto. Il musical è un fiasco: la critica lo stronca e il pubblico (inglese e americano) spesso se ne va durante l’intervallo. Lo stesso Shepard, che ha pure scritto le musiche, non è soddisfatto del suo lavoro. Ma lui è uno che non molla.
New York, 24 dicembre 1996. Sam Shepard decide di rimettere mano a The Tooth Of Crime. Chiama l’amico T Bone Burnett e gli affida la responsabilità delle musiche. Il risultato, ad essere sinceri, non cambia di molto: The Tooth Of Crime (Second Dance) viene nuovamente bocciato dai critici. E il pubblico, a partire da quello che affolla il Lucille Lortel Theater, ancora una volta abbandona la sala tra il primo e il secondo tempo. Futurista, cupo e maledetto, The Tooth Of Crime per alcuni è un lavoro brillante e coraggioso, uno dei più originali e bizzarri della carriera di Shepard. Ma, al tempo stesso, è molto complicato da rendere, nonostante la presenza nel cast della superstar hollywoodiana Vincent D’Onofrio. Lo stesso Burnett non è contento delle musiche che ha composto. Anche lui, però, è uno che non molla.
Los Angeles, 6 maggio 2008. T Bone Burnett pubblica la sua versione di Tooth Of Crime: 10 canzoni completamente rifatte, incise con l’aiuto di sua moglie Sam Phillips e del fido chitarrista Marc Ribot. Per tutti gli amanti del magico tocco acustico di Burnett, Tooth Of Crime (su cd) è una vera delizia: suoni vintage, chitarre graffianti quasi fossero una sezione fiati, vocalità a cavallo tra spoken word e melodiosi sussurri, liriche poetiche e piene di fascino. Assai meglio del suo recente album solista (The True False Identitiy), Tooth Of Crime è un lavoro da ascoltare con attenzione: bastino per tutte Kill Zone (che sembra quasi ricordare a tutti gli orrori della guerra in Iraq) o la stilosissima Sweet Lullaby in chiusura di album.
Nato Joseph Henry Burnett a St. Louis, Missouri, e cresciuto a Forth Texas, T Bone lo scorso 14 gennaio ha compiuto 60 anni. Sono lontani i tempi in cui, grazie all’entratura del comune amico Bob Neuwirth, riesce a incontrare Bob Dylan riuscendo poi a farsi invitare a bordo di quel colorato, pazzo carrozzone chiamato Rolling Thunder Revue. È proprio in quella occasione che T Bone conosce Sam Shepard, regista del film Renaldo & Clara, la pellicola che documenta la stravagante avventura della Rolling Thunder. Con altri due membri della medesima avventura dylaniana (David Mansfield e Steven Soles), Burnett forma la Alpha Band con cui pubblica tre album. In virtù della sua profonda religiosità, la musica di T Bone Burnett (specie quella del suo primo album solista Truth Decay del 1980) in quegli anni viene definita “mystic christian blues”. Dopo aver sposato (in seconde nozze) Leslie “Sam” Phillips prende addirittura in considerazione l’ipotesi di ritirarsi in convento. Negli anni 80, inizia l’attività di produttore: Elvis Costello, Los Lobos, Roy Orbison, Counting Crows, Wallflowers, Tony Bennett & k.d. lang, la sua firma è ormai una griffe di successo. Sino alla rivoluzione di O Brother Where Art Thou?, la colonna sonora dell’omonimo film dei fratelli Cohen che, nel 2000, gli vale quattro Grammy e vendite superiori alle 5 milioni di copie. Da quel momento, il nome di T Bone Burnett è ai vertici del gradimento del music business americano e di ogni rock star che conti. Volete Jack White che riscopre le sue radici old timey? Pronti: T Bone produce la soundtrack di Cold Mountain e benedice la musica del leader dei White Stripes. Volete vedere insieme una leggenda dell’hard rock e una stella della new country music? Ecco servito Raising Sand di Alison Krauss & Robert Plant con i quali T Bone è in tour proprio in questi giorni. Volete un nuovo album degli Who? Beh, sembra proprio che, dietro la consolle, ci sarà Mr. Burnett. Proprio colui che oggi, sfidando il karma di un lavoro che sembra velato da una strana maledizione, ammalia anche i sordi con la sua riedizione di Tooth Of Crime.