Lawrence Ferlinghetti – “The world is a beautiful place” per ricordare uno dei grandi padri della Beat Generation
(Foto anteprima: Cmichel67) Ci ha lasciato due giorni fa Lawrence Ferlinghetti, uno dei padri della Beat Generation
È venuto a mancare due giorni fa a San Francisco, in California, Lawrence Ferlinghetti. Il grande poeta aveva 101 anni.
We are sad to announce that Lawrence Ferlinghetti, distinguished American poet, artist, and founder of City Lights…
Pubblicato da Lawrence Ferlinghetti su Martedì 23 febbraio 2021
Nel 1953 Ferlinghetti è tra i fondatori di City Lights, casa editrice e libreria che diventa un punto di riferimento per poeti, scrittori e intellettuali, tra i quali si distingueranno Allen Ginsberg, Jack Kerouac e molti altri, uno su tutti Bob Dylan. Da lì nascerà la Beat Generation che avrà proprio Ferlinghetti tra i suoi padri.
Qui vogliamo ricordarlo con The world is a beautiful place dal suo famoso libro A Coney Island of the Mind, di cui proponiamo il testo originale, la traduzione in italiano e poi il video in cui Ferlinghetti legge la sua stessa poesia:
The world is a beautiful place
The world is a beautiful place
to be born into
if you don’t mind happiness
not always being
so very much fun
if you don’t mind a touch of hell
now and then
just when everything is fine
because even in heaven
they don’t sing
all the time
The world is a beautiful place
to be born into
if you don’t mind some people dying
all the time
or maybe only starving
some of the time
which isn’t half so bad
if it isn’t you
Oh the world is a beautiful place
to be born into
if you don’t much mind
a few dead minds
in the higher places
or a bomb or two
now and then
in your upturned faces
or such other improprieties
as our Name Brand society
is prey to
with its men of distinction
and its men of extinction
and its priests
and other patrolmen
and its various segregations
and congressional investigations
and other constipations
that our fool flesh
is heir to
Yes the world is the best place of all
for a lot of such things as
making the fun scene
and making the love scene
and making the sad scene
and singing low songs and having inspirations
and walking around
looking at everything
and smelling flowers
and goosing statues
and even thinking
and kissing people and
making babies and wearing pants
and waving hats and
dancing
and going swimming in rivers
on picnics
in the middle of the summer
and just generally
‘living it up’
Yes
but then right in the middle of it
comes the smiling
mortician
Lawrence Ferlinghetti
Il mondo è un bel posto
Il mondo è un bel posto
per nascerci
se non vi dà fastidio che la felicità
non sia sempre
poi tutto ’sto spasso
se non vi dà fastidio un pizzico di inferno
di tanto in tanto
proprio quando tutto fila liscio
perché perfino in paradiso
non stanno sempre lì
a cantare
Il mondo è un bel posto
per nascerci
se non vi dà fastidio che la gente muoia
di continuo
o magari stia solo morendo di fame
ogni tanto
il che non è poi così grave
se non si tratta di voi
Oh il mondo è un bel posto
per nascerci
se non vi dà fastidio più di tanto
qualche mente morta
tra gli alti papaveri
o un paio di bombe
di tanto in tanto
sulle vostre facce rivolte all’insù
o altre consimili sconvenienze
di cui la nostra società Marchio Aziendale
è preda
con i suoi uomini distinti
e i suoi uomini estinti
e i suoi preti
e gli altri vigilantes
e le sue svariate segregazioni
e le investigazioni parlamentari
e le altre stitichezze
di cui la nostra carne cogliona
è erede
Sì il mondo è il miglior posto di tutti
per un sacco di cose tipo
prendere parte alla scena divertente
e prendere parte alla scena d’amore
e prendere parte alla scena lacrimosa
e cantare canzoni sommesse e avere ispirazioni
e passeggiare
guardando tutto
e sentendo il profumo dei fiori
e toccando il culo alle statue
e perfino per pensare
e baciare le persone e
per fare bambini e portare i calzoni
e salutare sventolando il cappello e
per ballare
e andare a nuotare nei fiumi
o a fare picnic
in piena estate
e in generale proprio per
«spassarsela»
Sì
ma poi proprio sul più bello
arriva sorridente
il becchino
Lawrence Ferlinghetti