House of Rock: i grandi strumenti delle rockstar suonati da una superband a Milano
La grande collezione di strumenti rock di Mariano Freschi suonata a Milano, allo Spirit de Milan, da un gruppo composto per l’occasione da Eugenio Finardi, Patrizio Fariselli, Ronnie Jones, Pino Scotto, Pietruccio Montalbetti e tanti altri
Immaginate di salire sul palco come le rockstar e di imbracciare il basso Fender di Sting, oppure l’armonica a bocca usata da Roger Daltrey in Quadrophenia, o ancora la chitarra dei Simple Minds dentro l’amplificatore Vox degli Oasis.
È questo lo spirito magico della House of Rock, un ambizioso progetto nato da un’idea del collezionista Mariano Freschi, che ha deciso di aprire le porte della sua casa piena di cimeli e di mettere a disposizione di appassionati e curiosi un patrimonio vastissimo che ripercorre la storia del rock.
Lo scorso 11 maggio, sul palco dello Spirit de Milan, alcuni di questi strumenti sono tornati a far sentire la loro voce suonati dalle mani di musicisti che hanno fatto la storia della musica rock italiana. Una superband composta da Eugenio Finardi, Paolo Bonfanti, Patrizio Fariselli, Giuvazza, Pino Scotto, Ronnie Jones, Pietruccio Montalbetti, Gigi Cavalli Cocchi e Andrea Vismara. Intorno a loro, memorabilia appartenute alle più grandi stelle internazionali del rock, fotografie, poster e locandine che il collezionista piacentino ha raccolto in 40 anni di passione sconfinata.
I musicisti sul palco hanno regalato ad un pubblico attento e coinvolto due ore tra blues e grandi classici, raccontando qualche piccolo pezzo delle loro storie. Un progetto davvero ambizioso, dunque, quello della House of Rock, che mira a diventare un luogo di aggregazione, di confronto, di studio e di performance, una grande casa-museo dove la musica è protagonista indiscussa e dove ognuno di noi, per qualche minuto, può sentirsi una vera rockstar.