27/12/2022

Andrea Parodi Zabala – Brasile (Live)

Andrea Parodi Zabala ci fa ascoltare Brasile live negli studi di Jam TV insieme a Scarlet Rivera al violino, Alex “Kid” Gariazzo alla chitarra e Riccardo Maccabruni al piano

Andrea Parodi Zabala descrive così Brasile, uno dei brani del suo nuovo album al quale è maggiormente affezionato: “Le ballate hanno la capacità di concentrare in pochi minuti storie che potrebbero essere raccontate in un’intera pellicola di film. Mi affascina molto questo tipo di scrittura che ha modelli importanti in canzoni come Pancho & Lefty e Il Bandito E Il Campione. Eric Taylor era un maestro nello scrivere ballate.

Ricordo la notte in cui gli feci ascoltare Brasile in uno dei leggendari dopofestival del Townes Van Zandt al Pub Amandla. C’era anche Luigi Grechi e c’era anche il mio amico Samuele che si innamorò della canzone; gliela dedicavo ogni volta che la suonavo in concerto e lui sognava che un giorno la facessi produrre a Neilson Hubbard. Detto fatto. Neilson ha avvolto di mistero questo viaggio surreale dal porto di Livorno a quello di Rio De Janeiro. Il viaggio di un uomo che decide di cominciare una nuova vita in una terra lontana, ma che dovrà tornare in Italia, in carcere a Verona: il passato torna sempre a bussare. Ed è per quella terra, tatuata a tal punto dentro di sé, che i compagni di cella e i secondini lo chiamavano Brasile. Alla fine della storia c’è una rocambolesca fuga in cerca della libertà e di un’altra nuova vita”.

Brasile fa parte di Zabala, album che Andrea Parodi aveva cominciato nel 2013 e che ha concluso solo nel 2021, andando a Genzano di Roma, sui Castelli Romani, a casa di Alex Valle, chitarrista di Francesco De Gregori, e poi a Austin in Texas.

“Zabala è un nome di fantasia, è un nome che evoca tanti scenari perché in qualche modo ha questo sapore un po’ messicano. Nel disco questa frontiera tra Stati Uniti e Messico soprattutto a livello di sonorità è molto presente – ha dichiarato Andrea Parodi a proposito del nome d’arte aggiunto. – Zabala è una città sumera; Zabala è un cognome molto diffuso nel popolo basco; ma in realtà Zabala era un calciatore paraguaiano degli anni ’80, mi ricordo questo album di figurine di Mexico ’86. Poi era il soprannome che avevamo dato a un mio compagno di classe alle medie. Ho pensato comunque che fosse anche il momento di ‘fare qualcosa’ per questa importante omonimia che ho con il grande e compianto Andrea Parodi dei Tazenda”.

Terzo album solista questo per Andrea Parodi dopo Le piscine di Fecchio del 2002 e Soldati del 2007. Nel 2010 esce Chupadero, a nome Barnetti Bros Band, gruppo che vedeva oltre allo stesso Parodi, Massimo Bubola, Max Larocca e Jono Manson.

Tanti sono poi gli ospiti di Andrea Parodi Zabala. Alle chitarre ci sono David Immerglück dei Counting Crows, David Bromberg, Larry Campbell, per anni al servizio di Bob Dylan e David Grissom, che forgia il suono di questo disco come aveva fatto in passato con Joe Ely e John Mellencamp. Un sound fatto di chitarre e di una solida sezione ritmica guidata da Brennan Temple alla batteria.

La produzione è affidata a Joel Guzman, uno dei più grandi fisarmonicisti al mondo, capace di trasportare l’ascoltatore in Messico con poche note. Al violino ci sono Carrie Rodriguez, Tim Lorsch, Steve Wickham dei Waterboys e Scarlet Rivera; quest’ultima è stata tra le altre cose la violinista di Hurricane di Bob Dylan e di tutto l’album Desire ed era a seguito della Rolling Thunder Revue. C’è solo una canzone in inglese in Andrea Parodi Zabala, Where the Wild Horses Run; il brano è cantato da Joe Ely, James McMurtry, Greg Brown, Sarah Lee Guthrie e dal Premio Oscar Ryan Bingham.

Musicisti straordinari con cui Andrea ha intessuto un’amicizia e intrecciato chilometri. Nel frattempo si è sposato con Elena nel ranch di Joe Ely, sotto una quercia indiana secolare avvolta da lucine colorate. È stato JT, il figlio di Townes Van Zandt, a celebrare l’unione. Zabala contiene e racconta tutto questo. Andrea ha anche due figli che già dai nomi fanno comprendere le sue passioni musicali: Woody e Geordie.

Andrea Parodi Zabala è un viaggio lungo 7 anni che inizia proprio dalla copertina. È una fotografia scattata da uno dei musicisti del disco, Radoslav Lorkovic, che ritrae la Highway 6, a est di Tonopah, Nevada. Un vero e proprio invito On The Road e, come il romanzo di Kerouac, è una storia d’amore con la strada e con la libertà.

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