Ricordando Chris Rea con “Driving Home for Christmas”
Il musicista britannico è morto all’età di 74 anni
Ieri, 22 dicembre, è venuto a mancare Chris Rea. Aveva 74 anni. Il cantautore e chitarrista britannico ha attraversato rock, pop e blues con uno stile personale, caratterizzato da una scrittura essenziale e da un uso distintivo della chitarra slide, lasciando un catalogo musicale ampio e riconoscibile, costruito in oltre cinque decenni di carriera.
Nato a Middlesbrough nel 1951, Rea si afferma a livello internazionale alla fine degli anni Settanta con Fool (If You Think It’s Over), brano che gli vale una nomination ai Grammy e apre una lunga stagione di successi. Negli anni Ottanta e Novanta consolida la propria popolarità con album come The Road to Hell (1989) e Auberge (1991), entrambi in cima alle classifiche britanniche, e con canzoni diventate centrali nel suo repertorio, tra cui Josephine, On the Beach e Looking for the Summer.
Parallelamente al successo commerciale, Rea ha sempre mantenuto un forte legame con il blues, genere che ha influenzato profondamente il suo modo di suonare e comporre. Negli anni Duemila, anche dopo gravi problemi di salute, ha proseguito il suo percorso artistico concentrandosi su lavori più personali e radicati nella tradizione blues, spesso lontani dalle logiche del mainstream.
Tra i brani più noti al grande pubblico figura anche Driving Home for Christmas, pubblicato a metà degli anni Ottanta e diventato nel tempo un classico ricorrente del periodo natalizio. La canzone, costruita su un’immagine semplice e quotidiana come il viaggio di ritorno a casa per le feste, ha conosciuto una popolarità crescente negli anni, fino a entrare stabilmente nell’immaginario collettivo legato al Natale, soprattutto nel Regno Unito e in Europa.
Pur non rappresentando in modo esaustivo la sua produzione musicale, Driving Home for Christmas testimonia un altro aspetto della scrittura di Rea: la capacità di raccontare momenti ordinari con tono intimo e riconoscibile, qualità che attraversa gran parte della sua opera.
Dal nostro archivio potete leggere qui una vecchia intervista di Roberto Caselli a Chris Rea. Correva l’anno 2007…
So long, Chris…
