27/10/2020

Al The Coordinator – The Hunter’s Prayer (Live)

Al The Coordinator live a Milano, sul palco dello Spirit De Milan, ci fa ascoltare “The Hunter’s Prayer”. La canzone è stata pubblicata originariamente nel suo primo lavoro solista, “Join The Coordinator” del 2016, e l’abbiamo poi ritrovata anche in “Live The Coordinator”, album live uscito quest’anno

 
The Hunter’s Prayer
 è il brano che ci fa ascoltare dal vivo a Milano, sul palco dello Spirit De Milan, Al The Coordinator. La canzone è stata pubblicata originariamente nel suo primo album solista, Join The Coordinator del 2016, al quale aveva fatto seguito Raven Waltz nel 2019. The Hunter’s Prayer l’abbiamo poi ritrovata anche in Live The Coordinator, album uscito quest’anno, in cui sono presenti i brani in versione live contenuti nel primo disco: dieci tracce, quelle del primo lavoro solista, uscite quattro anni fa, e che raccontano le storie di personaggi diversi tra loro, in un’atmosfera chiaramente riconducibile alla tradizione folk di derivazione anglosassone e americana e arrangiamenti che rimandano alla cultura country, con variazioni bluegrass e uno skyline old time.
 
“Amo il Bluegrass, non so se si è capito – racconta Al The Coordinator a proposito del nuovo album Live The Coordinator. – Ti fa tornare all’essenza delle canzoni e degli strumenti, senza bisogno di elettricità e sovrastrutture. Spesso si incide ancora come ai vecchi tempi: tutti insieme intorno ad un solo microfono, un’asta per sorreggerlo e un solo cavo trai piedi. Così, un bel giorno, quel realizzatore di sogni che risponde al nome di Vlad “KayaDub” Costabile mi chiama per dirmi che tutto questo si poteva fare. Allora è bastato mettere insieme i Coordinatori Mario (mandolino), Giuseppe (dobro, chitarra e banjo) e Alessio (contrabbasso) e grazie all’ospitalità di Fausto Scirchio e all’occhio di Mauro Nigro abbiamo messo insieme questo Live The Coordinator. Una serie per vivere canzoni in maniera sostenibile. Senza fronzoli e ansie, con menti e cuori liberi.”
Vlad “KayaDub” Costabile descrive con queste parole il lavoro svolto: “Il mio compito è quello di riuscire a fotografare il suono in un istante preciso e rubare l’emozione dei musicisti mentre regalano emozioni. Con il mio fido compagno Francesco Malizia ci siamo scontrati con le tecniche di John Cuniberti, maestro nella registrazione con un solo microfono, in particolare con l’uso del microfono AEA R88 stereo ribbon. Così grazie alla disponibilità di Oscar Roje, di TEDES e di AEA siamo riusciti a registrare il Live di Al e a realizzare il suo sogno. Tecnicamente la registrazione si effettua senza artifici, unica take senza editing o post-produzione. Solo così si riesce a trasmettere l’emozione reale della vera musica suonata. Mille fattori entrano in gioco, tutto dev’essere perfetto, le dinamiche, il feeling tra i musicisti, la posizione nello spazio che inciderà su quello che l’ascoltatore finale ascolterà”.
 

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