Alberto Fortis – Un album, un documentario, un libro e la sua carriera
Alberto Fortis si racconta con noi “A cuore aperto”, partendo dai suoi nuovi progetti dopo aver compiuto 70 anni lo scorso 3 giugno
Alberto Fortis presto pubblicherà un nuovo album, è stato poi impegnato in un documentario e sta ultimando un libro (o due?). Il cantautore originario di Domodossola ha iniziato la sua lunga chiacchierata, parlando proprio di un nuovo lavoro discografico in arrivo in cui è ospite anche Moni Ovadia (negli anni ’70 il grande attore era stato il cantante del Gruppo Folk Internazionale).
Gli esordi per Alberto Fortis, 70 anni compiuti lo scorso 3 giugno, sono avvenuti dietro la batteria, strumento che chiese da bambino con tanto di letterina a Babbo Natale; solo dopo aver suonato in vari gruppi inizierà a sbirciare i tastieristi delle sue band, per poi sedersi dinanzi al pianoforte che aveva in casa. Tre nomi sono stati determinanti per i suoi esordi e per una parte importante della sua carriera (e nel corso dell’intervista spiega anche il perché): Alberto Salerno, Mara Maionchi e Claudio Fabi.
Al terzo album decise di andare negli Stati Uniti. Lì, al Baked Potato, uno dei templi del jazz sulla Cahuenga Boulevard a Los Angeles, conosce alcuni musicisti come Abraham Laboriel al basso, Alex Acuña alla batteria e alle percussioni, Dean Parks alla chitarra e altri che poi incideranno con lui, sempre nella città californiana, il suo terzo album La grande grotta, lavoro contenente brani come Settembre, la stessa title track o La neña del Salvador: il disco si piazza terzo in classifica.
Il presente (o il futuro) ci racconta però che sono anche tanti i nuovi progetti di Alberto Fortis.