15/12/2023

Michael Stipe, l’ex frontman dei R.E.M. a Milano per presentare la sua mostra

L’omaggio e la vulnerabilità sono i concetti principali della mostra di Michael Stipe a Milano che sarà visitabile fino a marzo dell’anno prossimo

Si può visitare fino al 16 marzo 2024 a Milano, presso gli spazi di Fondazione ICA, I have lost and I have been lost but for now I’m flying high, mostra personale di Michael Stipe. L’ex frontman dei R.E.M. è infatti protagonista di un’esposizione al cui interno sono presenti oltre 120 opere, dalla fotografia alla ceramica, dalla scultura alle opere audio. Michael Stipe ha inoltre presentato il progetto qualche giorno fa al Museo del Novecento in un breve incontro riservato alla stampa, durante il quale ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti.

Da una conversazione che l’artista ha avuto con Alberto Salvadori, curatore del progetto e direttore di Fondazione ICA, è nata questa mostra che vede al centro i concetti di omaggio e vulnerabilità, quest’ultimo aspetto da non intendere per forza in senso negativo, ma da apprezzare come un modo per sopravvivere e tracciare nuovi percorsi in contrasto con i ritmi frenetici della vita odierna.

Questa esposizione diventa quindi un autoritratto per Michael Stipe che mette al centro dei suoi discorsi l’arte in generale, come quella della fotografia che ha iniziato a seguire già dall’età di 14 anni quando scattava foto ai suoi miti come Freddie Mercury, Ramones, Tom Verlaine e Patti Smith, per poi ritrarre i suoi amici musicisti e artisti della scena di Athens, in Georgia, di cui lui stesso è stato uno dei principali esponenti già dai primi anni Ottanta. In occasione della mostra, l’artista ha presentato anche Even the birds gave pause, libro edito da Damiani e suo quarto volume fotografico, che comprende una serie di opere in cui viene messa in risalto la sua ricerca sul ritratto contemporaneo, narrata anche nell’esposizione.

Cresce nel frattempo l’attesa di ascoltare nuova musica dell’ex cantante dei R.E.M. e pare proprio che il 2024 sia l’anno giusto per un ritorno con un album intero da solista, ma intanto, all’interno della sua esposizione a Milano, si può ascoltare la sua voce. A tal proposito, fulcro della mostra è infatti la celebre poesia Desiderata (1927) di Max Ehrmann. In particolare, le opere che rimandano al poema, Desiderata2027 e Desiderata Teleprompter, rimettono in discussione il testo originale o meglio forniscono nuove e più ampie chiavi di lettura legate all’argomento della vulnerabilità per come è inteso da Stipe, che invita il pubblico a una propria interpretazione sul tema.

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