05/08/2013

Lightning Bolt: parla Brendan O’Brien

Il produttore racconta il nuovo dei Pearl Jam: è più “profondo” di Backspacer

Il nuovo disco dei Pearl Jam? Sarà più profondo di Backspacer. Lo ha detto il produttore Brendan O’Brien. Intervistato da Rolling Stone (quello americano), ha parlato lungamente di Lighning Bolt. Ecco le parti salienti.

– L’idea del disco è nata ai tempi di Backspacer: soddisfatti per come erano andate le cose, i Pearl Jam hanno deciso di concepire e registrare un nuovo lavoro sull’onda di quell’eccitazione. E così hanno lavorato su un primo gruppo di canzoni.

– Vari impegni hanno tenuto il gruppo lontano dalla sala d’incisione, per il disappunto del produttore che avrebbe voluto lavorare subito al disco. Cinque mesi fa i musicisti hanno ripreso in mano il primo nucleo di canzoni, costruendoci attorno il resto dell’album.

– I pezzi sono stati lavorati uno alla volta, partendo da tracce base registrate dai cinque tutti assieme in studio.

– O’Brien concepisce il ruolo di produttore in modo tradizionale: «Li aiuto a scegliere le canzoni e a far modo che le session funzionino».

– Ai tempi di Vs e Vitalogy, i primi album prodotti da O’Brien, le canzoni nascevano da jam in studio. Ora i cinque portano idee sviluppate separatamente e poi le lavorano assieme. Questo, spiega il produttore, significa che non tutti hanno lo stesso spazio dal punto di vista compositivo.

– I Pearl Jam e il produttore prendono decisioni in modo democratico. Ma Eddie è il leader e se crede in una canzone, è probabile che essa entrerà a far parte dell’album.

– Se la filosofia di Backspacer era “canzoni brevi”, Lightning Bolt conterrà brani più lunghi e “profondi”.

– Secondo O’Brien, Eddie Vedder mette nella musica la stessa intensità di vent’anni fa. E per comporre i testi, usa la medesima macchina da scrivere di allora.

Lightning Bolt esce il 14 ottobre. Oltre al singolo Mind Your Manners potrebbe contenere canzoni intitolate Sirens e Infallible (citate dal produttore), Future Days e Lightning Bolt (suonate in concerto). Se così fosse, quest’ultima sarebbe la prima title track nella storia dei Pearl Jam, che non hanno mai titolato un album come un brano in esso contenuto.

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