30/12/2019

Tre anni senza David Bowie

Dalla app in realtà aumentata che prende spunto dalla mostra “David Bowie Is” a un nuovo cofanetto di vinili con le prime versioni di “Space Oddity”, inediti e altre rarità
Tre anni fa ci lasciava David Bowie. Erano trascorsi due giorni dal suo sessantanovesimo compleanno e dalla pubblicazione di  (Blackstar), di fatto il testamento artistico del Duca Bianco. Il cancro ha preso purtroppo il sopravvento e allora rimangono le celebrazioni, iniziate per la verità già in qualche modo con la mostra David Bowie Is, che ha debuttato al Victoria and Albert Museum di Londra nel 2013, proprio nel periodo in cui l’ex Ziggy Stardust era tornato a sorpresa con il singolo Where Are We Now? e quindi poi con l’album The Next Day. Era il 2013, ma ovviamente, dopo che Bowie ci ha lasciato nel 2016, l’esposizione ha assunto un valore diverso.
 
La mostra in questi anni ha toccato comunque dodici città di tutto il mondo per un totale di due milioni di visitatori complessivi, è passata anche per il MAMbo di Bologna e la sua ultima tappa è stata a luglio dello scorso anno al Brooklyn Museum di New York. All’interno dell’esposizione erano presenti 300 oggetti personali selezionati dall’archivio personale di Bowie, tra cui anche i fogli su cui erano stati scritti originariamente i brani di maggior successo e 60 abiti creati da Freddie Burretti, Kansai Yamamoto e non solo.
David Bowie Is è una frase a sé stante, ma anche un pensiero che si può completare con tutto quello che ha rappresentato Bowie o che continua a rappresentare in una forma sempre diversa: due giorni fa è stata resa disponibile infatti una app in realtà aumentata al costo di 8,99 euro per i dispositivi iOS e per quelli Android che si chiama David Bowie Is Real e che prende spunto proprio dalla mostra. Non ci sono più le cuffie che accompagnano idealmente il visitatore a seconda dell’ambiente in cui si trova o di dove volge il suo sguardo, ma c’è Gary Oldman, vincitore dell’Oscar come Miglior Attore per L’ora più buia di Joe Wright, come voce narrante. Oldman era nel film Basquiat insieme a Bowie e compariva anche nel video di The Next Day del 2013 dopo essere stato invitato dallo stesso Duca Bianco a partecipare a quelle riprese.
 
Tra i primi momenti della mostra c’era anche uno spazio dedicato a Space Oddity, primo successo di David Bowie. Il prossimo 11 luglio ricorreranno i cinquant’anni dalla pubblicazione del celebre brano che narra le vicende del Major Tom e contenuto nel secondo album del Duca Bianco, intitolato proprio come la canzone e uscito alcuni mesi dopo. Ebbene, le prime versioni di Space Oddity saranno contenute in Spying Through A Keyhole, un box set composto da nove vinili in formato 45 giri che vedrà la luce quest’anno, anche se non si conosce ancora la data di pubblicazione. Gli altri brani saranno inediti e rarità risalenti sempre a quel periodo, mentre il titolo del cofanetto è stato ripreso dal testo di Love All Around, brano reso noto per la prima volta l’anno scorso.
 
David Bowie Is Still Alive.
 

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