10/10/2017

Liam Gallagher

Per la prima volta da solista, l’ex Oasis si dimostra un artista più intimo e riflessivo
Dallo scioglimento degli Oasis nel 2009 ad oggi, mentre la carriera solista di Noel Gallagher è decollata, Liam Gallagher è rimasto piuttosto un outsider. I due album con i Beady Eye non hanno ottenuto grandi riscontri e la sua vita privata ha visto momenti difficili, tra cui un costoso divorzio.
 
Il primo album solista As You Were rappresenta quindi la sua chance di tornare in primo piano, un’operazione riuscita già a partire dal singolo di lancio in stile Oasis Wall Of Glass, l’apparizione al concerto One Love Manchester e il ritorno live al festival di Glastonbury.
Liam è tornato così sulle copertine dei magazine musicali e all’attenzione del pubblico, ma la prova del nove è necessariamente il contenuto del lavoro d’esordio solista. L’album, non solo nella decisione di mettere per la prima volta il suo nome in copertina, si distanzia dai Beady Eye, visti i testi intimi, personali e molto onesti e data la rinuncia alle ultime sperimentazioni psichedeliche.
La maggior parte delle tracce sono riconducibili a delle tipiche ballate lennoniane, dall’acustica Paper Crown, all’ammissione di colpe in Bold, al meraviglioso gospel di When I’m In Need, fino alle riflessioni conclusive di Universal Gleam e I’ve All I Need. Anche il singolo For What It’s Worth, con un’altra richiesta di perdono piuttosto inedita per il carattere di Liam, è una ballata classica che ricorda le note di Don’t Look Back In Anger.
Il resto dei brani torna invece a un rock ‘n’ roll duro e puro, sempre con l’influenza di Beatles e Stones (“Helter Skelter/Gimme Shelter” sono anche citate in You Better Run). Tra i brani più aggressivi spicca Come Back To Me, un vero ritorno all’attitudine puramente rock degli Oasis degli esordi, con echi di band britanniche più recenti come i Kasabian.
 
Il “nuovo” Liam Gallagher, riflessivo e razionale, si nota soprattutto nella splendida Chinatown, su un tappetto di chitarre acustiche e pianoforte. E si evince in generale dal fatto che sei tracce sul totale sono state interamente scritte da lui, mentre per le altre ha collaborato, tra gli altri, con Greg Kurstin (Foo Fighters, Adele, Beck) ed Andrew Wyatt (Carl Barat, Lorde, Bruno Mars).
Se dunque all’apparenza As You Were potrebbe sembrare una sorta di “terzo album dei Beady Eye”, è in realtà realmente l’opera di un artista solista, quasi cantautorale, aperto e realista sugli errori del passato e sulle prospettive del futuro. Al posto della difficile reunion, Liam Gallagher è pronto a contrastare Noel con una carriera solista.
 

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