15/05/2007

Concert For George

Londra, Inghilterra, Royal Albert Hall, 29 novembre 2002

Per ricordare George Harrison nel primo anniversario della morte si è tenuto alla Royal Albert Hall di Londra l’attesissimo concerto voluto dalla moglie del musicista di Liverpool Olivia Arias, dal figlio Dhani e organizzato dall’amico fraterno Eric Clapton.

Fin dal mattino di venerdì 29 novembre, era possibile notare quanto l’evento fosse sentito dalle numerosissime compagini di beatlefans giunti da ogni angolo del mondo, nonostante l’altissimo costo della trasferta in terra britannica e dei biglietti del Concert For George (dalle 25 alle 150 sterline, ma con punte – al bagarino – di 1.000 sterline!). Le immagini catturate dalle emittenti di mezzo mondo hanno fatto il giro del pianeta: fan in delirio con il logo dei Beatles o con sottomarini gialli tatuati sul braccio, disperati beatlesiani alla ricerca di un biglietto per lo spettacolo, cartelli e striscioni di vario tipo e dimensioni. Nutrito il gruppo dei Beatlesiani d’Italia Associati che non potevano assolutamente mancare un avvenimento di tale portata. Il parterre ha visto assoluti protagonisti il ‘quinto Beatle’ Sir George Martin, Elvis Costello, l’ex Stones Bill Wyman, Bill Heckle del Cavern City Tours di Liverpool.

Concert For George è stato un evento davvero splendido; tutti i musicisti coinvolti hanno offerto il loro massimo apporto per celebrare l’amico Harrison: sul palco si sono avvicendati Eric Clapton, la moglie di George Olivia, il maestro di sitar Ravi Shankar con sua figlia Anoushka, Tom Petty, Jeff Lynne, Billy Preston, Joe Brown, Gary Brooker dei Procol Harum, Jim Capaldi, Klaus Voorman, Jools Holland, Steve Ferrone, il percussionista Ray Cooper e, soprattutto, il figlio di George Harrison Dhani che ha impressionato il pubblico per la sua bravura e per la somiglianza fisica con il celebre genitore.

Dopo aver acceso alcune candele votive in onore di George, Anoushka Shankar ha eseguito con grande virtuosismo difficili brani col sitar per poi passare a dirigere una grande orchestra che ha proposto memorabili brani scritti da Shankar e da Harrison. Dopo una fugace e intensa apparizione dei Monty Python – attori lanciati e prodotti proprio da Harrison – la band guidata da Clapton ha snocciolato i brani del compianto ex Beatle: I Want To Tell You, If I Needed Someone, Old Brown Shoes, Give Me Love, Beware Of Darkness, Here Comes The Sun, Taxman, I Need You, Handle Me With Care, Isn’t It A Pity.

La Royal Albert Hall è letteralmente esplosa quando è stato presentato sul palco Ringo Starr che, raggiante, è partito con la celebre Photograph scritta con George Harrison per il suo album del 1973 intitolato Ringo. È quindi seguita Honey Don’t di Carl Perkins di cui George era grandissimo fan. Paul McCartney, introdotto dalla presentazione di Starr, saliva sul palco accolto dal tripudio dei 5mila spettatori. Macca ha cantato For You Blue; quando Paul, con un piccolo ukulele, ha intonato Something, la commozione è salita alle stelle. Ancora: All Things Must Pass, While My Guitar Gently Weeps, My Sweet Lord e la torrenziale Wha Wha, ultimo brano della serata che ha chiamato sul palco tutti gli artisti per un ultimo, lunghissimo, caloroso applauso tributato a George Harrison.

Dello spettacolo verranno realizzati un dvd, una vhs e un cd. I proventi sono stati devoluti alla fondazione creata da George Harrison nel 1973, The Material World Charitable Foundation.

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