12/06/2019

Medimex 2019 a Taranto – Patti Smith Has The Power

Il racconto dei tre giorni di grandi concerti a Taranto con Editors, Liam Gallagher e Patti Smith (e si pensa già al Medimex 2020)
Dalle mostre alle presentazioni dei libri, dalla novità dei live ai Giardini Peripato agli incontri con gli autori, fino a tutta una serie di attività rivolte agli addetti ai lavori in ambito musicale. Medimex, e in particolare Medimex 2019, è stato anche questo. L’International Festival & Music Conference tenutosi a Taranto e organizzato da Puglia Sounds e dalla Regione Puglia si conferma un grande evento trasversale. Dal 5 al 9 giugno nella cittadina pugliese si è svolta la manifestazione che è entrata nel vivo nella tre giorni dei live sul palco allestito presso la Rotonda del Lungomare.
 
L’ENERGIA DEGLI EDITORS – È toccato agli Editors recitare il ruolo da protagonisti la prima delle tre sere dei grandi concerti, cioè quella del 7 giugno. Davvero una grande energia e una grande compattezza quelle del gruppo indie rock inglese.
Il frontman Tom Smith parla poco con il pubblico, ma lo trascina a tempo di musica e con la sua grande voce. Si parte con Violence, brano che dà il titolo anche all’ultimo lavoro di inediti, e non possono mancare brani meno recenti come An End Has A Start ed A Ton Of Love che sono stati molto apprezzati e inevitabilmente cantati in coro dai presenti. Due gli inediti proposti: il primo è Barricades, pezzo che apre The Blanck Mass Sessions, ultimo lavoro del gruppo pubblicato in occasione dell’ultimo Record Store Day e in cui sono presenti le produzioni originali, nonché in chiave alternativa e più elettronica dei pezzi di Violence, grazie al lavoro svolto dal produttore Blanck Mass; il secondo è Frankenstein, brano in chiusura di show che la band al momento sta suonando soltanto dal vivo.
Lo scenario e il contesto del mare di Taranto sullo sfondo del palco contribuiscono in maniera evidente a fare la differenza e sarà così ovviamente anche per le serate successive del Medimex.
 
LIAM GALLAGHER IN FORMA (GRAZIE ANCHE AL REPERTORIO OASIS) – La seconda sera sul palco della Rotonda del Lungomare è stata la volta di Liam Gallagher. È apparso davvero in forma l’ex frontman degli Oasis, nonostante i problemi di artrite, di cui ha parlato in una recente intervista rilasciata a Q Magazine e per i quali si sta sottoponendo ad alcune sedute di agopuntura. Il piatto forte della serata è costituito dal repertorio Oasis con ben nove brani su sedici in scaletta: basti pensare all’inizio del live con Rock ‘n’ Roll Star e Morning Glory e alle grandi ovazioni e ai cori nel finale con Wonderwall e poi con Roll With It e Champagne Supernova nei bis. Oltre ai brani di As You Were, primo album solista di Liam, in scaletta c’è anche Soul Love che aveva realizzato con i Beady Eye, ma sono ancora una volta i pezzi del periodo Oasis i più acclamati, pensando soprattutto a Lyla. Gallagher a Taranto ha proposto inoltre anche il nuovo singolo Shockwave, reso noto già il giorno prima di salire sul palco del Medimex, in attesa di ritrovare il brano nel suo nuovo album solista di prossima pubblicazione Why Me? Why Not.
Un live che funziona di per sé, al di là dei discorsi triti e ritriti legati alla tanto invocata reunion degli Oasis. 
 
LA GRANDE FORZA EMPATICA DI PATTI SMITH – La regina indiscussa del Medimex 2019 è stata senza dubbio Patti Smith. Il 9 giugno è toccato a lei esibirsi sul palco della Rotonda del Lungomare, ma c’è stato un preambolo al concerto che da solo vale davvero tutta questa edizione. Il giorno prima infatti l’artista ha incantato il pubblico dell’Aula Magna dell’Università di Taranto, raccontando il suo amore per l’arte e molto altro ancora e rispondendo di volta in volta ad alcune domande del giornalista Ernesto Assante.
“Credevo di essere una poetessa, una performer, di fare arte, il pubblico invece mi ha permesso di fare musica” dice quasi nelle prime battute di un incontro affollatissimo in cui i presenti sono già in adorazione grazie alla commovente forza delle sue semplici parole. “Fare musica non è come scrivere poesie. Si scrivono canzoni per il pubblico, mentre scrivo le poesie per me. Ho scritto tante poesie che non ha mai letto nessuno”.
La grande responsabilità di scrivere musica, il peso delle parole, l’impegno e la concentrazione sono tutti concetti espressi da Patti Smith che ogni mattina lavora in questa direzione, spiega, aprendo il suo quaderno per gli appunti, non necessariamente per scrivere poiché a volte trascorre il suo tempo a pensare dinanzi a quelle pagine. È difficile non farsi catturare dalle sue parole quando parla della musica come linguaggio universale, strumento di condivisione e come forma d’arte immateriale che può divenire propria senza il bisogno di doverla afferrare e conservare.
Patti Smith in Italia tiene i suoi primi due concerti il 9 e il 10 settembre 1979 a Bologna e a Firenze. Dopo quelle date annuncia a sorpresa il ritiro dalle scene che durerà per ben sedici anni (anche se nell’88 pubblica l’album Dream Of Life, quello che si apre con People Have The Power). La storia è nota: in quel periodo sposa Frederick ‘Sonic’ Smith, chitarrista degli MC5, dal quale avrà due figli, Jackson e Jessica.
La figlia in particolare ha suonato il piano con lei nel live di Taranto ed è un’attivista ambientale. Ora sta combattendo una battaglia contro i combustibili fossili con scarsi risultati in questi Stati Uniti d’America che hanno come Presidente Trump. “Abbiamo un inquinamento molto elevato – dichiara a tal proposito Patti Smith. – Anche qui da un lato si produce acciaio e dall’altro si coltivano cozze, ma io ho fiducia nell’impegno dei giovani. Vedete cosa ha fatto una quindicenne come Greta Thunberg”.
“Taranto ha una grande magia, ha una magia straordinaria e dovete voler bene a questo posto” dice quasi in conclusione la cantante che a domanda su cosa sia per lei la magia del rock ‘n’ roll prova un esperimento, ovviamente riuscito: cantare Because The Night insieme al pubblico che si è così preparato nel migliore dei modi per cantarla la sera del 9 giugno sul palco della Rotonda del Lungomare. Nel live stessa prevedibile ma giusta sorte anche per il bis finale di People Have The Power, anticipata da una romanticissima cover di Can’t Help Falling In Love.
L’ultima sera dei concerti del Medimex vede in pratica trionfare Patti Smith in un concerto suddiviso sostanzialmente in due parti. L’inizio è affidato a Wing da Gone Again del 1996 e a Redondo Beach dallo storico Horses. Su questo secondo brano i problemi tecnici alla tastiera interrompono per alcuni momenti lo show, ma l’artista di Chicago non si scompone più di tanto e anzi saluta più volte sorridendo e dialogando con il pubblico presente, in attesa di riprendere. Il discorso sull’ambiente fatto il giorno prima all’Università arriva con la dedica di My Blacken Heart a una bella città con i noti problemi legati all’inquinamento, mentre il tema del cambiamento climatico viene affrontato con Beds Are Burning, cover dei Midnight Oil. Sul palco a un certo punto rimane solo la band guidata dallo storico e fraterno chitarrista Lenny Kaye che esegue People Who Died di Jim Carroll e rende omaggio a Lou Reed con Walk On The Wild Side. Grande momento quello successivo con Patti Smith e la figlia Jessica al piano per Costantine’s Dream da Banga, ultimo album di inediti uscito nel 2012. Unico annuncio sul fronte delle novità è infatti il terzo libro autobiografico, in uscita il prossimo 24 settembre dal titolo Year Of The Monkey, un lavoro basato su “una riflessione sull’invecchiamento e sul cambiamento drammatico del panorama politico americano”.
Tornando al concerto, la seconda parte inizia con la hit Dancing Barefoot (e mostrando a fine pezzo la maglia con la scritta “Giustizia per Taranto”) e, come già detto, prosegue con il tripudio di Because The Night e si conclude con un’altra dedica alla cittadina pugliese e alla sua gente grazie a People Have The Power. In mezzo, tra i vari brani, un altro capolavoro che diventa la perfetta sintesi di una grande serata tra il live in sé e la partecipazione del pubblico: Gloria, il brano dei Them di Van Morrison che Patti Smith aveva riproposto in Horses.
 
Un grande successo anche per questa edizione del Medimex con 80mila presenze e oltre 2 milioni e 600mila persone raggiunte attraverso i social network. Si pensa allora già all’anno prossimo perché il Festival è confermato a Taranto anche per il 2020. E dopo la Spring Edition di quest’anno di Foggia sarà invece Brindisi dal 19 al 26 aprile a ospitare l’evento che anticipa le giornate tarantine, in modo da permettere di conoscere altri territori della Puglia attraverso la grande manifestazione musicale.
All’anno prossimo.
 

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