Come recita la maggior parte delle biografie a lui dedicate, “pochi artisti sono stati tanto importanti nell’invenzione, nello sviluppo e nella diffusione dell’afro-pop quanto Orlando Julius”. Il sassofonista nigeriano aveva pubblicato sin dagli anni ’60 una serie di album seminali per le contaminazioni musicali tra America e Continente nero, tra cui Super Afro Soul, del ’66; aveva incontrato James Brown nel ’69, mentre questi si trovava in tour nel suo paese; si era infine trasferito negli States all’inizio del decennio successivo, frequentandosi e lavorando con artisti del calibro di Marvin Gaye, Hugh Masekela, The Crusaders e quel genio scuola Motown di Lamont Dozier, col quale aveva co-firmato la hit Going Back To My Roots. Ma è rimasto lontano per anni dalla fama che, ad esempio, ha baciato il suo conterraneo Fela Kuti.
Col nuovo millennio, però, anche il resto del mondo ha iniziato a scoprire cosa si stava perdendo. Tornato in Nigeria, ha fondato la sua All-Star Band e, nel 2000, la Strut Records ha ripubblicato Super Afro Soul, mentre nel 2011 l’onore è toccato al suo album Orlando Julius and the Afro Sounders, attraverso la label Voodoo Funk. Finalmente, l’anno scorso, l’artista è tornato in studio: ad accompagnarlo, il collettivo psichedelico inglese degli Heliocentrics. Insieme hanno registrato brani inediti di Julius, composizioni relative agli anni ’60 e ’70 che egli non aveva mai approcciato in studio. Il risultato è Jaiyede Afro, pubblicato da Strut, quasi un’ora di puro e potente afro-pop, ipnotico nei ritmi e imprevedibile nelle parti soliste, sia strumentali sia vocali.
L’insolito collettivo è ora pronto per esibirsi di fronte alle platee di tutta Europa. L’Italia sarà in prima fila, una volta tanto: sono previsti ben quattro imperdibili spettacoli lungo la nostra penisola; la grande apertura sarà a Roma, al Teatro Quirinetta, giovedì 12 febbraio; passando per Bologna (venerdì 13, Locomotiv Club) e Torino (sabato 14, General Store Scuola Holden), il tour lascerà il nostro paese dopo lo spettacolo al Biko di Milano (domenica 15). Grande successo ha già arriso alla compagine afro-britannica, la cui carovana è transitata per Turchia, Paesi Bassi, Belgio, Francia, Spagna, Svizzera e Slovenia, e in seguito toccherà anche Danimarca e Svezia. Difficile prevedere se e quando il musicista nigeriano tornerà a battere a tappeto il Vecchio Continente con i suoi live, come questa volta!
Col nuovo millennio, però, anche il resto del mondo ha iniziato a scoprire cosa si stava perdendo. Tornato in Nigeria, ha fondato la sua All-Star Band e, nel 2000, la Strut Records ha ripubblicato Super Afro Soul, mentre nel 2011 l’onore è toccato al suo album Orlando Julius and the Afro Sounders, attraverso la label Voodoo Funk. Finalmente, l’anno scorso, l’artista è tornato in studio: ad accompagnarlo, il collettivo psichedelico inglese degli Heliocentrics. Insieme hanno registrato brani inediti di Julius, composizioni relative agli anni ’60 e ’70 che egli non aveva mai approcciato in studio. Il risultato è Jaiyede Afro, pubblicato da Strut, quasi un’ora di puro e potente afro-pop, ipnotico nei ritmi e imprevedibile nelle parti soliste, sia strumentali sia vocali.
L’insolito collettivo è ora pronto per esibirsi di fronte alle platee di tutta Europa. L’Italia sarà in prima fila, una volta tanto: sono previsti ben quattro imperdibili spettacoli lungo la nostra penisola; la grande apertura sarà a Roma, al Teatro Quirinetta, giovedì 12 febbraio; passando per Bologna (venerdì 13, Locomotiv Club) e Torino (sabato 14, General Store Scuola Holden), il tour lascerà il nostro paese dopo lo spettacolo al Biko di Milano (domenica 15). Grande successo ha già arriso alla compagine afro-britannica, la cui carovana è transitata per Turchia, Paesi Bassi, Belgio, Francia, Spagna, Svizzera e Slovenia, e in seguito toccherà anche Danimarca e Svezia. Difficile prevedere se e quando il musicista nigeriano tornerà a battere a tappeto il Vecchio Continente con i suoi live, come questa volta!
