28/05/2007

SUZANNE VEGA

San Francisco, Fillmore, 24 marzo 2001

Può forse sorprendere questo mini-tour californiano di Suzanne Vega in un periodo in cui la folksinger di Santa Monica è intenta a completare le registrazioni del suo prossimo album, e Suzanne lo giustifica subito spiegando di essere qui di passaggio per visitare il padre. Quindi annuncia che ha completato il suo disco proprio il mercoledì precedente, e che la sua uscita è prevista per ottobre.

Lasciati, insieme all’ex marito e produttore, anche i suoi talvolta eccessivi arran-giamenti, la cantante presenta le sue canzoni in una veste essenziale, con il solo fedele bassista Mike Visceglia ad accompagnare la sua voce e chitarra acustica. Il set inizia con il vecchio hit Marlene On The Wall, seguito dalle delicate ballate Small New Thing e Caramel. Quindi Gypsy e, più avanti, In Liverpool, ricordano un primo amore che Suzanne dice di non essere sicura che meriti poi tanto rilievo…

La resa acustica è ottima, anche grazie al fatto che l’auditorium è esaurito. Insieme ad alcuni pezzi nuovi, a un primo ascolto pregevoli e non dissimili nello stile e nel gusto a quelli a cui la cantautrice ci ha abituati, Suzanne soddisfa le richieste di Stockings e di The Queen And The Soldier. In Room Off The Street la voce è accompagnata solo dal basso, con cui Visceglia riesce sempre a trovare il giusto equilibrio tra ritmo e melodia, come la situazione richiede. Tra i pezzi nuovi spicca, tra i pochi di cui ha annunciato il titolo, Song In Red And Grey, mentre tra quelli vecchi è di grande impatto l’arrangiamento acustico di When Heroes Go Down.

La voce di ghiaccio della cantante enfatizza l’argomento drammatico trattato in Luka, il suo pezzo più famoso, eseguito in un formato stilizzato di grande effetto. Quindi Tom’s Diner dà la possibilità a Suzanne di duettare con il pubblico, a cui dà appuntamento in autunno dopo tre bis in cui spicca il raffinato arrangiamento dell’affascinante Cracking.

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