16/05/2007

Vinicio Capossela

Nel niente sotto il sole – Atlantic / Warner

Il 2006 è stato un anno da leoni per Vinicio. Tutto è cominciato lo scorso gennaio con l’uscita di Ovunque proteggi: fatto di pietra e sangue, l’album spiazza tutti – il suo autore per primo – entrando in classifica e vendendo ad oggi più di 80 mila copie. Subito sono cominciati i concerti, da sempre la dimensione prediletta (anche quest’anno il seguito è stato eccezionale), dove le canzoni, vere e uniche protagoniste della scena, rinascono ogni sera sempre diverse e sempre nuove, in quel caotico e camaleontico divenire che è diventata l’arte di Capossela.

Cosa può esserci di meglio di un live per celebrare un’annata così intensa e piena? E qui sta la sorpresa: Nel niente sotto il sole – Grand tour non è solo un live, ma un vero e proprio film concerto che, oltre a documentare i momenti migliori della tournée più recente (aprile-settembre 2006), racconta le canzoni e scava nella poetica del cantautore con l’inserimento di filmati inediti. Tra questi, le immagini girate nel giugno 2006 in Sardegna, con cui si apre la visione del dvd: Non trattare filmata in presa diretta, “nel niente sotto il sole” dell’aspro paesaggio di Dorgali. La pellicola, che si pone come traduzione visiva dell’ambiente mentale in cui sono state create le canzoni di Ovunque proteggi, è proposta in un violento e pasoliniano bianco e nero; la regia e il montaggio sono essenziali ed estremamente realistici, tanto che la lunga carrellata orizzontale in campo medio con cui viene girata Signora luna da sola basta a farvi sentire “dentro” la scena, emozionandovi. L’altro momento cinematografico è il video della Pasqua di Scicli durante la vivace processione descritta in L’uomo vivo: su un piccolo palco allestito proprio di fronte alla chiesa, Vinicio canta il suo inno alla gioia accompagnato dalla banda locale (la stessa che suona nel disco, diretta da Roy Paci), immerso e infine quasi travolto dalla folla esultante.

Le 14 performance contenute nel dvd sono disposte secondo l’ordine di un concerto ideale, dove affiora il racconto del percorso caposseliano. In un primo momento l’attenzione si focalizza sulle canzoni del ferro e della carne, che scavano nel lato più oscuro della condizione umana (Non trattare, Brucia Troia, Dalla parte di Spessotto, Medusa cha cha cha, Moska valza); poi l’Intermezzo magico (dove la band si trasforma in un coro greco) ci conduce in una specie di limbo, in cui il protagonista assoluto è il teatro d’ombre cinesi (la novità scenografica del tour invernale), che accompagna brani come Dove siamo rimasti a terra Nutless e Lanterne rosse. Infine troviamo l’epilogo spirituale, in cui fede e superstizione si confondono (S. S. dei naufragati, L’uomo vivo) fino a toccare gli eccessi dionisiaci del rito pagano (Il ballo di San Vito), rappresentando l’unico modo umanamente possibile – secondo Vinicio – per riconciliarsi col divino. Ovunque proteggi, ovviamente, chiude il dvd come ha chiuso tutti i concerti di questo “grand tour”, confermando un Capossela in un momento di grazia creativa davvero unico.

Musicalmente il muschio non cresce sopra il sasso, ora come non mai: basta ascoltare gli arrangiamenti di queste canzoni – più le 12 che compongono il cd – per rendersene conto. L’asprezza sonora concepita per l’album si è progressivamente trasformata in fragore elettrico, ritmiche western e chitarre tex-mex, un trend confermato anche dalla recente apparizione alla Rassegna del Club Tenco (dove è stato premiato come Miglior disco dell’anno), e che ha investito anche il repertorio precedente, da Il ballo di San Vito a Corvo torvo.

Il dvd contiene degli extra importanti, come tre brani aggiuntivi, sempre dal tour estivo, il filmato originale della Pasqua di Scicli e il filmato inedito Lettere a Nutless, che risale ai reading del 2004. Nonostante la parte video sia frutto di un montaggio accurato, il sonoro delle performance è originale, senza rattoppi né sovraincisioni. Le uniche aggiunte in post produzione sono gli interventi di Guido Ceronetti, e Vinicio che legge un passo dal Cantico dei cantici introducendo Camera a sud (bonus track solo nel formato digitale).

 

 

 

 

 

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