Addio a Ornella Vanoni

di Redazione

Ricordando una delle più grandi cantanti italiane, quando incontrò la bossa nova

Venerdì scorso è venuta a mancare Ornella Vanoni. La grande artista aveva 91 anni.

Per ricordarla partiamo da quanto diceva Vinícius de Moraes: “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”… e proprio da un incontro di Ornella Vanoni con lui e con Toquinho nacque un album come La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria uscito nel 1976.

L’album nasce dall’idea di Sergio Bardotti di portare in italiano alcuni classici della bossa nova, progetto per cui serviva una voce autorevole e capace di coglierne le sfumature. Dopo vari nomi, la scelta ricadde su Ornella Vanoni, già in sintonia con il linguaggio della musica brasiliana. Nei mesi che precedettero le registrazioni, Vanoni, Vinícius de Moraes e Toquinho costruirono un’intesa personale e artistica che rese il disco spontaneo e unitario. Registrato in presa diretta e arricchito dagli arrangiamenti di Gianfranco Bardotti, l’album diventò un punto fondamentale nel percorso della cantante e contribuì a costruire un ponte tra la musica italiana e quella brasiliana. Ancora oggi, il lavoro rimane un simbolo di collaborazione autentica e di incontro culturale, testimonianza della magia che può nascere quando talento, sensibilità e amicizia si incontrano. Un lavoro capace di raccontare emozioni universali e di rimanere nel tempo come esempio di bellezza musicale, che rende omaggio alla figura di Ornella Vanoni e alla sua capacità unica di dare vita alle note e alle parole.