16/06/2020

Deep South Blues: Mino De Santis in concerto

Una performance privata nel cuore del Salento riapre una stagione di musica
Antiche pietre, ulivi secolari, blues dal profondo sud.
Rinasce così, con un secret concert di Mino De Santis nel cuore del Salento, l’estate di musica del 2020.
Un’estate che sarà priva dei grandi eventi ma disseminata di piccoli slanci, scoperte preziose, percorsi di rinascita. Come quello di De Santis, che dinanzi a pochi intimi, accompagnato da Pantaleo Colazzo (fisarmonica) e Ambrogio De Nicola (chitarra), ha affidato la ripartenza post-Covid al suo folk-blues cresciuto tra radici, sapori, sorrisi e malinconie. Un concerto privato dal respiro collettivo, non solo per l’anticipazione del nuovo album, ma anche per lo spirito comunitario che da sempre esprime la sua musica.
Facile dire “De André salentino”, anche se per la voce rotonda – un velluto spesso e scuro – e per lo sviluppo delle sue storie tra rime incrociate e ironia al vetriolo, il riferimento al primo Faber – il periodo Karim: fannulloni, gorilla e città vecchie – è immediato. Probabilmente inevitabile per volontà dello stesso cantautore, che ha interpretato De André in uno spettacolo ispirato a Storia di un impiegato; altrettanto inevitabile, per l’idea di canzone che Mino ha in mente, è il confronto con quel clima da cantastorie scheletrici, essenziali, con materiale musicale ridotto al minimo per valorizzare il racconto.
Il punto di forza di Mino De Santis è proprio questo: l’osservazione scrupolosa, satirica ma affettuosa e talora indulgente, di usi, costumi, abitudini e ossessioni del suo territorio. E in questo territorio, tra le ultime luci del tramonto e un tappeto di stelle mai così desiderato, Mino trova la sua narrazione: la fauna che affolla le spiagge, i blues rurali, Milano amata e odiata tra partenze e ritorni, l’indolenza dei vitelloni locali, i contrasti tra un cagnaccio di terra e un carlino aristocratico – un po’ alla Federico Salvatore – e la speranza di un futuro senza nostalgia. E i treni. E il mare. Il mare.

 

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