Dente, con il cantautore nel suo “Hotel Souvenir”
Dente mette i suoi ricordi in Hotel Souvenir, suo nuovo album, l’ottavo in studio. Il lavoro sarà presentato presto anche dal vivo
È uscito lo scorso 7 aprile Hotel Souvenir (INRI/Virgin Music Las), nuovo album di Dente, che arriva a tre anni di distanza dal precedente lavoro in studio (che si chiamava proprio Dente). Sono dieci i nuovi brani (scelti fra i trenta circa scritti qualche anno fa e in tempi più recenti) del cantautore in cui torna in primo piano la chitarra acustica, per la produzione di Federico Nardelli in cui modernità e riferimenti vintage si incrociano continuamente.
Hotel Souvenir è stato anticipato da Cambiare idea, La vita fino a qui e Allegria del tempo che passa, singoli pubblicati da Dente nei mesi scorsi. Ospiti dell’album sono i Post Nebbia, i Selton e, nel brano Il mondo con gli occhi, ci sono le voci di Fulminacci, Giorgio Poi, Colapesce, VV, Ditonellapiaga e Dimartino, una sorta di presa in giro delle tante collaborazioni presenti soprattutto negli album trap.
Il cantautore ha presentato alla stampa questo suo ottavo album in studio nel pomeriggio del 4 aprile presso la sede della Universal di Milano.
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HOTEL SOUVENIR, UN LUOGO IN CUI ALBERGANO I RICORDI…
L’incontro con Dente è cominciato proprio dal titolo dato a questa sua nuova fatica discografica: “Ho avuto tantissime idee, però nessuna mi piaceva e dentro alle canzoni non riuscivo a trovare una frase, una cosa che potesse essere il titolo di un disco racconta Giuseppe Peveri, questo il vero nome del cantautore. – Alla fine mi è venuto in mente questo luogo della mente più che fisico che è un po’ il luogo in cui albergano i ricordi. Mi piaceva questo ‘Albergo Dei Ricordi’, in cui ogni canzone che sta qua dentro (mentre indica il vinile nelle sue mani, ndr) è in qualche modo un ricordo anche di come sono stato io negli anni, ricordo anche di me stesso. Mi piaceva il fatto di mettere questi ricordi in un albergo e di non cacciarli in uno sgabuzzino, di metterli appunto in una situazione comoda, in cui hanno una finestra per guardare fuori e io ho il passepartout per andarli a trovare ogni volta che voglio”.
Nel corso della presentazione si è parlato spesso di questo “albergo” che Dente ha definito come un luogo “elegante, ma non troppo. È un hotel dal gusto malinconico… senza gli scarafaggi però (ride, ndr), non quel tipo di malinconia di Bukowski, una malinconia un po’ più pulita. Non di lusso, ecco, non di lusso”. Il cantautore ha poi dichiarato: “Hotel Souvenir è un posto tra il confortevole e l’inquietante, comunque è anche un po’ inquietante se ci pensi mettere in una stanza di hotel parti di te, una roba un po’ strana”.
C’è anche un’altra fonte di ispirazione o che ha comunque accompagnato Dente durante la realizzazione di quest’album: “Quando stavo lavorando a questo disco ho letto un libro che mi ha fatto riflettere molto sul mio rapporto col tempo che si chiama Mattatoio n. 5 (romanzo di Kurt Vonnegut, ndr) e a un certo punto racconta quest’idea del tempo che ha questa popolazione che vive in realtà su un altro pianeta. Il tempo esiste sempre e tu sei sempre dappertutto, sempre ovunque e sempre sarai, sempre sei stato. Quindi io sono qui e sto parlando con voi, ma in questo momento sono anche a letto come ieri sera, in questo momento sto leggendo un libro, in questo momento sto facendo l’esame di maturità, in questo momento sto facendo l’amore per la prima volta, sono anche morto in questo preciso momento, in questo momento sono quello che sono stato, quello che sarò e quello che non sarò. Io ho sempre pensato al tempo come quella cosa che non c’è più e quindi ti spiace quando una cosa non c’è più, no? In realtà pensare che una parte di me è ancora là a fare quelle cose in qualche modo mi rasserena, mi fa piacere pensare che appunto sono là e prendo in mano la chitarra per la prima volta e provo a mettere le dita per vedere cosa succede… quel libro mi è servito tanto e costa meno dell’analisi, penso (ride, ndr)”.
IL DISCO DELLA CONSAPEVOLEZZA
“Sono sempre stato molto malinconico in generale, ho sempre guardato tanto al passato – sostiene Dente. – In questo disco ne parlo in modo diverso secondo me, ne parlo come se qualcosa avessi risolto. È un guardarsi indietro forse neanche con malinconia, come se quella malinconia stesse un po’ evaporando. Possiamo descrivere questo disco come quello della consapevolezza”.
LA COPERTINA
“L’illustrazione è di Andrea Ucini che ha fatto anche le illustrazioni di tutt’e tre i singoli e a me piace tantissimo questa perché lui in realtà non ha neanche sentito tutto il disco, poi mi ha proposto questa immagine e io l’ho trovata calzante. In Un viaggio nel tempo parlo con me stesso ragazzino e gli dico delle cose, c’è una canzone che parla di dieci anni fa ed è una canzone che ho cominciato a scrivere all’epoca e ho finito l’anno scorso dopo avergli cambiato il ritornello; quindi è stata una sorta di dialogo, ho come coscritto una canzone col me stesso di dieci anni fa e si chiama proprio così (Dieci anni fa, ndr).
Quest’immagine con questi due omini, che sono la stessa persona, che si guardano su due piani della realtà diversi e che possono essere anche due piani del tempo diversi mi è piaciuta tantissimo, perché descrive un sacco di cose che ci sono all’interno dell’album”.
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Dente presenterà dal vivo Hotel Souvenir con una band di quattro elementi, lui compreso. Cinque sono le prime date già annunciate del suo tour: il 4 maggio al Locomotiv di Bologna, l’11 maggio al Monk di Roma, il 12 maggio al Viper di Firenze, il 27 maggio a Milano per il Mi Ami e il 9 giugno all’Hiroshima Mon Amour di Torino.