Dopo più di un anno di attesa, il gruppo ha pubblicato infatti questo nuovo brano liberatorio e gioioso che celebra ed esprime la trasformazione personale della band avvenuta negli scorsi tre anni. Contemporaneamente, è online anche il video ufficiale del brano, che è stato girato, montato e diretto dalla band:
Quando i Greta Van Fleet hanno pubblicato Highway Tune nel marzo 2017, brano scritto nel garage dei genitori quando ancora nessuno dei componenti del gruppo aveva compiuto 18 anni, non avevano idea che di lì a poco le loro vite sarebbero cambiate completamente. La canzone sarebbe infatti diventata una hit internazionale e avrebbe raggiunto la vetta della Billboard’s Mainstream Rock Singles Chart. Highway Tune avrebbe poi aperto la strada a: altri tre singoli che hanno toccato consecutivamente la #1, l’album di debutto che è entrato alla #1 della Billboard’s Top Rock Album e Top Album Sales, un Grammy Awards per “Best Rock Album”, apparizioni al “The Tonight Show” e al “Saturday Night Live”, una certificazione disco d’oro, una folla straripante al loro primo Coachella, una chiamata da Elton John in persona che li ha invitati a esibirsi durante il suo Academy Awards Viewing Party e 246 date sold out in 13 Paesi su cinque continenti.
I quattro membri della band Greta Van Fleet – Josh e il suo fratello gemello Jake Kiszka (chitarra), il fratello più giovane Sam (basso, tastiere) e l’amico di lunga data Danny Wagner (batteria) – non hanno ancora compiuto 21 anni e due di loro non si sono ancora diplomati a scuola. Tuttavia, nel giro di pochi mesi, hanno lasciato le loro case di famiglia in Frankenmuth, Michigan, per entrare – in un modo assolutamente non previsto – in un mondo frenetico e completamente nuovo. Un mondo dove possono imparare e crescere oltre la loro più fervida immaginazione.
Danny ha spiegato: “La nostra definizione di ‘normale’ si è ampliata molto nel corso degli ultimi due anni, e ha ci influenzato come musicisti, specialmente nella scrittura e nella registrazione di questo nuovo album. Abbiamo realizzato che, mentre stavamo crescendo, ci siamo dovuti proteggere da tante cose, di cui eravamo all’oscuro. Quando siamo stati gettati dentro questo mondo immenso, inizialmente è stato un po’ uno shock culturale”.
“Abbiamo visto come le persone vivono in diverse parti del mondo”, ha aggiunto Sam, “e abbiamo sviluppato un rispetto reale per le differenti culture e genti. Siamo passati dal guidare lungo un’autostrada per esibirci e vedere baraccopoli senza fine a San Paolo in Brasile, a suonare in alcuni dei posti più ricchi della Terra”.
Jake ha aggiunto “Abbiamo visto tantissimo – culture, persone e tradizioni tutte differenti – ma abbiamo capito anche quanto noi siamo simili a queste società così lontane da noi. Mi ha sorpreso constatare quanto siamo vicini in questo senso”.