02/04/2013

Jim James e la ricerca della bellezza

Il cantante dei My Morning Jacket racconta il primo album solista

Un disco ispirato al padre di tutti i romanzi illustrati. Una storia di caduta e redenzione. Un miscuglio di soul stilizzato e folk cosmico. La ricerca di Dio e della bellezza. Jim James dei My Morning Jacket racconta su JAM di marzo il suo debutto solista Regions Of Light And Sound Of God. Ecco un estratto dell’intervista.

Hai mai venduto la tua anima d’artista, come il protagonista di Gods’ Man, il libro di xilografie a cui ti sei ispirato?
«Grazie al cielo non mi sono riconosciuto in quell’aspetto del racconto. Non ho niente da rimproverarmi. Il resto, invece, sembra la mia storia: il tonfo alla fine di un percorso di tenebra, la rinascita dopo una caduta terribile».

Descriveresti il disco come un viaggio spirituale verso la luce? La ricerca di Dio? O semplicemente una metafora di rinascita e rinnovamento?
«Tutte e tre le cose, immagino. Sono teso costantemente alla ricerca di una profonda comprensione delle cose e del mio posto nel mondo».

Credi in Dio? La bellezza è una buona definizione di Dio? Intendo la bellezza di una donna o della natura, ma anche di un’opera d’arte, di un libro o di un disco…
«Credo nel concetto di Dio, anche se non so realmente di cosa si tratti. Mi piace pensare che Dio è amore. Che Dio sia l’esperienza della coscienza in cui sparisce l’idea di “tu” e finisci per perderti nell’amore. O in un lavoro appassionante, o nella meditazione. Ti ci perdi fino a quando non hai lo stesso stato di coscienza di un cervo, o di una goccia d’acqua. O forse questa è solo la punta dell’iceberg nella comprensione di che cos’è Dio».

Leggi l’intervista integrale su JAM di marzo

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