31/10/2013

La rivoluzione di Nicole Atkins

La rocker del New Jersey cambia stile: meno romanticismo, più mistero

David Byrne l’ha voluta al suo fianco. Quando l’uragano Sandy ha colpito il New Jersey lasciandola senza un tetto sopra la testa, Patti Smith l’ha ospitata a casa sua. Ha cantato con Antlers e My Morning Jacket. È amica da sempre degli Avett Brothers e Bruce Springsteen l’adora. Si chiama Nicole Atkins ed è una delle cantanti più talentose e sottovalutate d’America.

Atkins pubblicherà il terzo album il 4 febbraio 2014. Si intitolerà Slow Phaser e rappresenterà una partenza dalle atmosfere dei primi due dischi della rocker del New Jersey. Atkins promette meno chitarre, meno romanticismo, niente archi, per un suono dark e colorito, «disco rock al neon».

L’album esce per la nuova etichetta della rocker chiamata Oh’Mercy!, è prodotto dallo svedese Tore Johansson ed è finanziato dai fan su pledgemusic.com/projects/nicoleatkins. Alcuni pezzi sono stati scritti con Jim Sclavunos (Bad Seeds, Grinderman). Sinora sono note nella loro interezza solo due canzoni del disco, Red Ropes e Girl You Look Amazing.

Atkins ha esordito per la Columbia nel 2007 con l’album Neptune City strabiliando per le doti vocali e per lo stile cinematico-romantico fra Roy Orbison e i girl group, con un tocco dark. Nel 2011 è uscito Mondo Amore, dai toni più rock e roots. Lo scorso aprile, Atkins si è esibita per la prima volta in Italia in apertura del concerto degli Eels all’Alcatraz di Milano.

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