Forever Endeavour vede il songwriter canadese riprendere la collaborazione col produttore di vecchia data Mitchell Froom. «È l’album che ho sempre voluto realizzare», ha confessato in un’intervista apparsa sul suo sito.
Le nuove composizioni sono nate in un periodo tormentato, durante il quale Sexsmith ha scoperto di avere un nodulo in gola: «Lo spettro della morte si era intrufolato nella mia mente; non sono riuscito a pensare ad altro finché gli esami non hanno confermato che il tumore era benigno. Non ero in uno stato di panico, ma il tempo era al centro dei miei pensieri, perché non sapevo quanto me ne restava. Questo spiega il carattere filosofico delle canzoni».
Il nuovo lavoro è stato registrato a Santa Monica, nello studio di Froom, con la collaborazione di un manipolo di valenti musicisti della West Coast tra cui Greg Leisz (pedal steel guitar), Pete Thomas (batteria) e Bob Glaub (basso), più gli archi del Calder Quartet. Un album intenso, vibrante, capace di sposare il gusto melodico di Paul McCartney con l’irresistibile malinconia delle ballate di Don Williams.