Qual è il vero Mike Oldfield? La storia e i numeri hanno sentenziato che è quello di Tubular Bells, la sua opera più emblematica e popolare. Eppure per chi è cresciuto nei primi anni ’80 Oldfield è anche quello di Moonlight Shadow, morbida canzonetta folk-pop cantata da Maggie Reilly che nel 1983 arrivò in vetta alla classifica italiana. Crisis si fermò al numero 2, risultando comunque fra i dieci album più venduti dell’anno nel nostro Paese.
Crisis è ricordato come uno dei dischi pop di Oldfield. Effettivamente la seconda facciata conteneva, oltre allo strumentale Taurus 3, una serie di canzoni accattivanti cantate da Reilly (Moonlight Shadow e l’altro 45 giri Foreign Affair), Jon Anderson (Yes) e Roger Chapman (Family). La prima facciata era occupata interamente dalla suite di 20 minuti Crisis, una “concessione” all’Oldfield pittore di paesaggi sonori, ancorché più leggero e compiacente nella scelta della strumentazione.
Ai primi di settembre Crisis torna nei negozi sotto forma di cofanetto contenente quattro cd e un dvd. È stata diffusa la tracklist del box set (qui), ma non è stato ancora specificato se i dischi aggiuntivi contengono rielaborazioni o tracce dal vivo. Di certo ci sarà Mistake, singolo esile esile cantato da Reilly che all’epoca fu incluso nell’edizione americana. Esce contemporaneamente anche la riedizione dell’album precedente, Five Miles Out del 1982. Il disco di Family Man, poi rifatta con successo da Hall & Oates, esce su doppio cd + dvd.
Oldfield è reduce dalla pubblicazione della doppia antologia Two Sides e del box set di sei cd Classic Album Selection. Quest’ultimo contiene gli album pubblicati fra il 1973 e il 1980, ovvero Tubular Bells (di cui è caduto il quarantennale in maggio), Hergest Ridge, Ommadawn, Incantations, Platinum e QE2.