15/05/2007

Marisa Monte Arnaldo Antunes Carlinhos Brown

Tribalistas – Emi

Chi sono i Tribalistas? “I tribalisti non vogliono aver ragione a ogni costo / Non desiderano sicurezze, non hanno senso comune né religione. I tribalisti vanno alle basi della costruzione / Hanno nostalgia del futuro. Il tribalismo è un antimovimento / Potrebbe disintegrarsi tra un attimo.”

Capito? Ecco gli epigoni, trent’anni dopo, dei tropicalisti Veloso e Gil. E il loro album d’esordio, che porta il nome della formazione (e che probabilmente non avrà seguito), si manifesta come un’inattesa epifania poetica. Dietro il nome misterioso si celano infatti Marisa Monte, Carlinhos Brown e Arnaldo Antunes, la magnifica ‘trinità’ della nuova scena brasiliana. Lei è la più fascinosa e carismatica cantautrice di oggi (con Adriana Calcanhotto), erede delle varie Gal Costa e Maria Bethânia; Carlinhos è un artista ‘totale’, percussionista, multistrumentista e cantante, un travolgente Prince brasiliano; Antunes, il meno noto del terzetto, è invece poeta, paroliere e autore, che vanta tra l’altro collaborazioni con il miglior Caetano Veloso (quello di Estrangeiro, per esempio).

Come tutti i capolavori, la nascita di questo cd ha un che di casuale. Marisa venne chiamata da Arnaldo per partecipare alla registrazione del suo secondo – se la memoria non ci inganna – album solista dopo Nome (Bmg nel 1997; purtroppo passato un po’ sotto silenzio). In studio c’era anche Carlinhos, e questo incontro ha dato vita a Tribalistas. Una manciata di brani collettivi, composti ed eseguiti insieme, dove non esiste leader (anche se il canto di Marisa è la bussola che ci guida nella navigazione). Tredici delicate, sognanti e originali canzoni d’amore, dove pop e MPB trovano un magico equilibrio. Tra Nord America e America Latina, con echi portoghesi. Chitarre acustiche morbide, un pianoforte, qua e là una fisarmonica e, alla base, il tappeto percussivo del folletto Brown. Alla formazione si aggiungono di quando in quando la vocalist Margareth Menezes e un paio di strumentisti di fiducia. Da incorniciare i duetti di Marisa con Arnaldo: timbro sinuoso e inconfondibile lei, voce profonda e remota lui – quasi un Lou Reed brasileiro all’incrocio tra rap e reading.

Oltre alle title-track a noi sono piaciute particolarmente la ritmata e trascinante Passe am casa, la stupenda ballata Velha infância ed É você, sensuale tema nello stile dell’ultima Marisa Monte, con un retrogusto beatlesiano. Ma è difficile dare le pagelle ai pezzi di un album così fresco e ispirato, che colpisce al primo impatto e cresce a ogni ascolto successivo.

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Voto: 9
Perché: passione, intimità, poesia, come se i tre avessero colto la felicità e la bellezza del momento. Appena uscito Tribalistas è già un piccolo classico.

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