L’anno scorso al Porto Antico di Olbia il duetto c’era stato. Non a Fiuggi però. E il pubblico non ha per niente gradito. Al Giardino delle Terme è rimasta l’eco dei fischi che hanno accompagnato l’ultima canzone in scaletta di Lou Reed, Satellite Of Love. Certo, non era stato annunciato nessun duetto, ma i due in conferenza stampa avevano lasciato intuire che qualche canzone assieme l’avrebbero eseguita (si vociferava che al termine del set di Lou Reed, l’amica Patti sarebbe risalita sul palco per eseguire almeno due brani fra Satellite Of Love, Sweet Jane e Walk On The Wild Side). Evidentemente certe cose devono nascere spontaneamente e non per esaudire un’aspettativa (rimarchiamo però agli organizzatori che i manifesti mostravano i due con la dicitura “Lou Reed e Patti Smith in concerto”). Secondo alcuni pare che siano state le lievi agitazioni dei paganti sulla tribuna – che hanno buttato giù le transenne per raggiungere alcuni posti vuoti in platea – ad aver innervosito i due artisti.
Superata questa illusione disillusa, le performance (che hanno concluso l’ottima stagione della rassegna Milleluci Fiuggi Estate 2004) hanno dimostrato che i due poeti del rock godono di ottima salute artistica e sono in grado di reggere il palco con lo stesso entusiasmo degli esordi. Si sono esibiti in versione semi-acustica: Lou Reed accompagnato da Mike Rathke alla chitarra e Fernando Saunders al basso e cori, mentre Patti Smith con il marito Oliver Ray alla chitarra (ad ottobre tornerà con la band per presentare il suo ultimo album Trampin’ dal vivo; vedi date a pagina 73). Patti Smith ha condensato in un’ora un best of delle sue canzoni più celebri, ma anche le recenti Trampin’, Mother Rose e My Blakean Years. I classici mantengono intatti fascino e vigore anche nella versione acustica, mentre per le nuove canzoni si sente un vuoto negli arrangiamenti. Terminata l’esecuzione di Because The Night Patti ha lanciato un appello pacifista: “Dopo i tragici avvenimenti dell’11 settembre non sono cambiata. Cerco solo di non lasciarmi travolgere da quel clima di paura e aggressione prodotto dall’amministrazione Bush. Bisogna reagire a queste tensioni. E soprattutto voi italiani, che in questi giorni avete due ragazze tenute in ostaggio. Mi auguro che possano tornare libere al più presto”.
Lou Reed – meno comunicativo con il pubblico – è invece apparso più svogliato. La rilettura semi-acustica ha appiattito le dinamiche e uniformato troppo il repertorio (meglio nel recente live Animal Serenade). Ha eseguito Modern Dance, Guardian, Why You Talk, Romeo Had Juliet, Dreaming, Jesus, Ecstasy, Nobody But You, Power Glory, Magic And Loss e – per i bis – Sweet Jane e Satellite Of Love. Ma senza Patti.