27/03/2025

Pino Daniele – Al cinema il nuovo documentario di Lettieri

I ricordi, le testimonianze, i filmati d’archivio e soprattutto la musica per raccontare la vita e la carriera di un “lazzaro felice”

 

Comincia tutto con un filmino girato dallo stesso Pino Daniele con i figli più grandi che allora erano ancora dei bambini: si inizia dunque dall’intimità familiare, per poi allargare man mano il discorso tenendo sempre come filo conduttore la musica e la sua Napoli, in Pino, documentario diretto da Francesco Lettieri che sarà al cinema il 31 marzo, il 1° aprile e il 2 aprile (ne abbiamo parlato anche qui nell’ambito della nostra nuova rubrica Music is Love).

 

È il giornalista e critico musicale Federico Vacalebre a condurre lo spettatore attraverso immagini inedite, interviste e soprattutto attraverso la musica dell’indimenticato artista napoletano, anche grazie al supporto dell’archivio della Fondazione Pino Daniele Ets, rappresentata all’interno della pellicola da Alessandro, figlio di Pino che per tanti anni è stato al suo fianco dal punto di vista lavorativo.

Voci dei familiari, di amici di infanzia, di discografici, ma tra gli altri anche di Fiorello, Jovanotti e Vasco Rossi, volutamente solo in audio, per dare spazio alle immagini di Pino; al contrario, grandi musicisti e amici che tanto hanno condiviso con lui, come Rosario Jermano, Tony Esposito ed Enzo Avitabile, si vedono anche in video, visibilmente commossi, ma desiderosi letteralmente di ricordare: il percussionista Jermano ad esempio canticchia una canzone mai incisa, che Pino Daniele aveva scritto nei primi tempi in cui suonavano insieme, per dedicarla alla squadra di calcio del Napoli e risalente ad anni prima che lo stesso Pino celebrasse poi il primo scudetto della squadra in una festa con Maradona e gli altri calciatori; Tony Esposito intona invece l’inedito Tien’mmano, che si può ascoltare poi anche alla fine del documentario e che doveva far parte del grande album Vai Mo’ del 1981, in cui c’era lui alle percussioni e il resto di quella superband formata da Tullio De Piscopo alla batteria, Rino Zurzolo al basso e al contrabbasso, Joe Amoruso alle tastiere e James Senese al sax tenore.

Nel documentario si parla di fatto di tutta la vita e di tutta la carriera di Pino e tra le varie testimonianze, anche queste disponibili solo in audio ma correlate con i momenti in cui hanno condiviso il palco con lui, si possono ascoltare le belle parole di Pat Metheny, Chick Corea ed Eric Clapton. Quest’ultimo era l’idolo di Pino ed è stato ovviamente per lui motivo di grande orgoglio l’invito al Crossroads Guitar Festival nel 2010, festival ideato da Eric Clapton con incasso devoluto ogni anno in beneficenza al Crossroads Centre, un centro di cura per tossicodipendenti fondato dallo stesso Slowhand ad Antigua. Il 24 giugno 2011 Pino riuscirà ad invitare a sua volta Clapton allo Stadio Simonetta Lamberti di Cava dei Tirreni. Non possono poi mancare nemmeno le immagini dello storico concerto del 19 settembre 1981 (in concomitanza con la festa di San Gennaro) in Piazza del Plebiscito a Napoli a cui parteciparono più di 200.000 persone e a tal proposito Alessandro Daniele, nella conferenza stampa post anteprima di martedì 25 marzo al Cinema Giulio Cesare di Roma, ha detto che in archivio ha trovato anche altri momenti inediti di quel live… e chissà quindi che in un futuro non lontano…

 

Infine, nel documentario alcuni brani rivivono anche attraverso nuovi videoclip girati a Napoli che forniscono una rilettura in chiave moderna, distante solo in apparenza rispetto alla narrazione, perché è la musica di Pino Daniele che rimane e che rimarrà per sempre.

 

Pino - documentario di Francesco Lettieri al cinema

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