Il blues è (anche) mistero. E non c’è mistero più affascinante di quello di Robert Johnson (1911-1938): un’esistenza scapigliata, il mito faustiano dell’anima venduta al demonio, la causa incerta della morte prematura, un repertorio esiguo a fronte di un’influenza straordinaria sui musicisti delle generazioni successive. E due sole foto esistenti a tramandarne ai posteri i lineamenti.
Fino a oggi. Perché a quanto pare le foto sono tre. La Robert Johnson Estate ha infatti certificato l’esistenza di una terza immagine del bluesman. È quella che vedete qui sopra: giovane, vestito di tutto punto, posa con la chitarra in mano a fianco di Johnny Shines, altro formidabile musicista dell’epoca scomparso nel 1992.
La foto è stata comprata su eBay nel giugno 2005 da un chitarrista di nome Steven “Zeke” Schein. Era venduta come una possibile immagine del giovane B.B. King. Insospettito dalla lunghezza delle dita, Schein ha ipotizzato che si trattasse di Johnson. Ipotesi avvalorata da Lois Gibson, una “artista forense” di grande fama che collabora con la polizia di Houston, Texas (qui il suo sito). Il riconoscimento è stato ora ufficializzato dalla fondazione intitolata al musicista, dopo sei anni di dubbi e ricerche.