16/07/2013

Rodrigo Leão, il Brian Eno portoghese

L’ex tastierista dei Madredeus raccoglie le sue visionarie “canzoni” da camera in inglese

Non è un purista e neppure un fadista. Eppure è considerato uno dei compositori-simbolo del Portogallo di oggi. La sua musica evocativa ed elegante, con echi classicheggianti, è stata accomunata a quella dei vari Michael Nyman e Yann Tiersen. Non a caso, la rivista britannica Songlines lo ha definito “il Brian Eno lusitano”. Così è se vi pare Rodrigo Leão da Lisbona, 49 anni, oltre metà dei quali trascorsi nel mondo dei suoni. Un’avventura, la sua, partita nel 1982 con i Sétima Legião e decollata con i Madredeus, con cui ha registrato cinque album: «Me ne sono andato nel 1995, dopo l’uscita di Ainda, che conteneva i brani della colonna sonora di Lisbon Story, il film di Wim Wenders».
Anche se il meglio Leão lo ha dato soprattutto come solista e autore di soundtrack. Un’efficace testimonianza della sua arte è “Songs” (Glitterhouse/Goodfellas). Una compilation preziosa, che raccoglie una decina di canzoni in inglese uscite tra il 2004 e il 2012 e interpretate da alcune delle più struggenti voci di oggi: Beth Gibbons dei Portishead, Stuart A. Staples dei Tindersticks, il leader dei Divine Comedy, Neil Hannon e altri ancora. Poco più di mezzora di suoni rarefatti e onirici con violini, violoncelli, chitarre acustiche, basso, batteria e anche una fisarmonica.
Una musica, la sua, caratterizzata da una forte carica emotiva e da una notevole componente visiva e cinematografica… «Sì, il cinema è una mia fonte d’ispirazione costante. Ma io sono fondamentalmente un autodidatta e ho una formazione pop: quindi compongo in modo istintivo, non mi preoccupo di fare citazioni colte. Da ragazzino ascoltavo sia Mozart e Beethoven sia la bossanova e le canzoni francesi. Mentre da adolescente adoravo i Genesis, i Pink Floyd e il progressive rock ». E oggi? «Tra i miei compositori preferiti ci sono sicuramente Glass e Nyman. E anche Astor Piazzolla».
Tra le chicche di questa antologia, che in realtà possiede l’omogeneità di un progetto ad hoc, segnaliamo una coppia di brani: il valzer “The Long Run”, scritto ed eseguito dalla cantautrice Joan as a Police Woman, e “Incomplete”, composto in collaborazione con Scott Matthew, di cui si ascolta anche la voce. Due inediti preziosi che da soli valgono l’acquisto dell’album.

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