La musica da sempre è uno strumento universale per veicolare messaggi importanti.
E l’intenzione è dunque la stessa anche per Be aware brother, be aware sister di Rokia Traoré.
L’artista maliana ancora una volta mostra la sua sensibilità rispetto a un tema come quello della migrazione.
Il brano è stato pensato per la campagna Aware Migrants: «Non una campagna per dissuadere, ma un modo per rendere consapevoli i migranti rispetto al viaggio che dovranno affrontare e a tutti i problemi che ne conseguiranno» ha detto Flavio Di Giacomo, portavoce dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) durante la conferenza stampa dello scorso martedì 25 ottobre, tenutasi a Milano presso il Mondadori Store di Via Marghera. Presenti nell’occasione anche Carmelita Ammendola, responsabile delle relazioni internazionali per il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno italiano, il giornalista Enzo Gentile nel ruolo di moderatore e ovviamente Rokia Traoré.
La cantante ha deciso di partecipare a questo progetto, finanziato dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno italiano e realizzato con la collaborazione dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), dopo aver parlato con alcuni migranti alla fine dei concerti. Molti di loro hanno raccontato le loro difficoltà di vita e la loro esperienza all’estero ed è anche per questo motivo dunque che l’artista maliana ha accettato l’invito. «Tocca la mia mano» ha detto in una di queste occasioni uno dei migranti alla Traoré. E quella mano era dura e rendeva l’idea di quanto fosse duro il lavoro svolto dal migrante in questione.
Questa è solo una delle tante storie che hanno portato quindi alla realizzazione di Be aware brother, be aware sister per Aware Migrants, una campagna che «nasce con l’obiettivo di informare i migranti sui rischi del viaggio e di metterli nelle condizioni di prendere una decisione libera e consapevole – spiega il comunicato allegato alla presentazione del progetto. – Il nome della campagna intende illustrare chiaramente la natura dell’iniziativa: si tratta di una campagna informativa, multiculturale e universale che parla di migrazione e di consapevolezza. Un progetto integrato e multimediale, in cui i canali digitali di un sito web in tre lingue e dei social media si integrano con mezzi tradizionali quali spot radio e TV».
Sono sempre di più le persone che muoiono nel tentativo di raggiungere l’Europa e sono ancora di più coloro che, una volta arrivati in Libia, diventano vittime di abusi, violenze, rapine, torture, detenzioni illegali.
Inoltre, la maggior parte dei migranti che raggiunge l’Italia dall’Africa Occidentale spesso racconta di aver lasciato il proprio Paese senza avere un’idea precisa delle reali condizioni di viaggio e senza immaginare che sarebbero stati sottoposti a violenza.
Dall’esigenza di rendere consapevoli i migranti, quindi, Rokia Traoré ha concepito Be aware brother, be aware sister, brano in cui sono presenti il francese, l’inglese, l’arabo e anche diverse lingue africane, proprio al fine di diffondere in maniera più chiara il messaggio.
Be aware brother, be aware sister è accompagnata anche da un videoclip diretto da Gilles Delmas, è già disponibile attraverso il sito http://awaremigrants.org e attraverso i social network e infine è scaricabile liberamente dal web già da qualche giorno. In particolare, l’intenzione è di diffondere il brano soprattutto in Africa, nei paesi in cui vivono i potenziali migranti.
E l’intenzione è dunque la stessa anche per Be aware brother, be aware sister di Rokia Traoré.
L’artista maliana ancora una volta mostra la sua sensibilità rispetto a un tema come quello della migrazione.
Il brano è stato pensato per la campagna Aware Migrants: «Non una campagna per dissuadere, ma un modo per rendere consapevoli i migranti rispetto al viaggio che dovranno affrontare e a tutti i problemi che ne conseguiranno» ha detto Flavio Di Giacomo, portavoce dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) durante la conferenza stampa dello scorso martedì 25 ottobre, tenutasi a Milano presso il Mondadori Store di Via Marghera. Presenti nell’occasione anche Carmelita Ammendola, responsabile delle relazioni internazionali per il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno italiano, il giornalista Enzo Gentile nel ruolo di moderatore e ovviamente Rokia Traoré.
La cantante ha deciso di partecipare a questo progetto, finanziato dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno italiano e realizzato con la collaborazione dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), dopo aver parlato con alcuni migranti alla fine dei concerti. Molti di loro hanno raccontato le loro difficoltà di vita e la loro esperienza all’estero ed è anche per questo motivo dunque che l’artista maliana ha accettato l’invito. «Tocca la mia mano» ha detto in una di queste occasioni uno dei migranti alla Traoré. E quella mano era dura e rendeva l’idea di quanto fosse duro il lavoro svolto dal migrante in questione.
Questa è solo una delle tante storie che hanno portato quindi alla realizzazione di Be aware brother, be aware sister per Aware Migrants, una campagna che «nasce con l’obiettivo di informare i migranti sui rischi del viaggio e di metterli nelle condizioni di prendere una decisione libera e consapevole – spiega il comunicato allegato alla presentazione del progetto. – Il nome della campagna intende illustrare chiaramente la natura dell’iniziativa: si tratta di una campagna informativa, multiculturale e universale che parla di migrazione e di consapevolezza. Un progetto integrato e multimediale, in cui i canali digitali di un sito web in tre lingue e dei social media si integrano con mezzi tradizionali quali spot radio e TV».
Sono sempre di più le persone che muoiono nel tentativo di raggiungere l’Europa e sono ancora di più coloro che, una volta arrivati in Libia, diventano vittime di abusi, violenze, rapine, torture, detenzioni illegali.
Inoltre, la maggior parte dei migranti che raggiunge l’Italia dall’Africa Occidentale spesso racconta di aver lasciato il proprio Paese senza avere un’idea precisa delle reali condizioni di viaggio e senza immaginare che sarebbero stati sottoposti a violenza.
Dall’esigenza di rendere consapevoli i migranti, quindi, Rokia Traoré ha concepito Be aware brother, be aware sister, brano in cui sono presenti il francese, l’inglese, l’arabo e anche diverse lingue africane, proprio al fine di diffondere in maniera più chiara il messaggio.
Be aware brother, be aware sister è accompagnata anche da un videoclip diretto da Gilles Delmas, è già disponibile attraverso il sito http://awaremigrants.org e attraverso i social network e infine è scaricabile liberamente dal web già da qualche giorno. In particolare, l’intenzione è di diffondere il brano soprattutto in Africa, nei paesi in cui vivono i potenziali migranti.