14/03/2025

“The Overview”, il Voyager Golden Record di Steven Wilson

Un album composto da due soli brani il nuovo di Steven Wilson, Objects Outlive Us e The Overview, uno per lato. Ciascuno di essi si sviluppa attraverso sezioni musicali ben distinte, autentici movimenti che si susseguono in un flusso continuo, creando un’esperienza d’ascolto coesa e immersiva

 

Poche figure nella musica contemporanea possono vantare un’influenza così profonda e trasversale come Steven Wilson. Polistrumentista, produttore e mente creativa dietro i Porcupine Tree, Wilson ha costruito un percorso artistico unico, spaziando tra generi diversi nel corso degli anni: dal progressive rock all’elettronica, dall’art pop alla sperimentazione più audace. Mente vulcanica, sempre in movimento tra remix, remaster, produzione e composizione, è rimasto fedele a sé stesso e alla sua incessante ricerca sonora. La sua ultima creatura, The Overview, che esce oggi in tutto il mondo, non fa che confermare ciò che già si poteva immaginare: dopo averlo ascoltato, si può affermare con certezza che sarà uno dei dischi dell’anno. Con questo lavoro, Wilson torna alla musica progressiva, un territorio che ha contribuito a ridefinire sia come solista che con i Porcupine Tree. Tuttavia, lo fa a modo suo, in un modo che sfida le aspettative. L’album è composto da due soli brani, Objects Outlive Us e The Overview, uno per lato. Ciascuno di essi si sviluppa attraverso sezioni musicali ben distinte, autentici movimenti che si susseguono in un flusso continuo, creando un’esperienza d’ascolto coesa e immersiva. È uno schiaffo in faccia a tutto ciò che oggi è fluidità musicale, algoritmo e precalcolo: una corrente in costante mutamento che attraversa diverse sfumature sonore, dall’elettronica al post-rock, dai cori a incursioni hard rock, fino a costruire, attraverso vari richiami, una sorta di compendio dello scibile musicale. Un’evoluzione per il genere progressive.

Steven Wilson - 2025

Per comprendere le radici e il significato di questo lavoro, basta ascoltare le parole di Wilson riguardo alla genesi del progetto:

“Si tratta di un viaggio di 42 minuti basato sul cosiddetto ‘effetto panoramico’, secondo il quale gli astronauti che vedono la Terra dallo spazio subiscono un cambiamento cognitivo trasformativo, sperimentando spesso un apprezzamento e una percezione della bellezza travolgenti, oltre a un maggiore senso di connessione con le altre persone e con la Terra nel suo complesso. Tuttavia, non tutte le esperienze sono positive; alcuni vedono la Terra per quello che è realmente: insignificante e persa nella vastità dello spazio, mentre la razza umana appare come una specie in difficoltà. Come riflesso di ciò, l’album presenta immagini e storie della vita sulla Terra, sia belle che terribili”.

 

 

Dal punto di vista musicale, The Overview può essere visto come una sorta di Voyager Golden Record in versione wilsoniana. Sul piano tematico, invece, il discorso si amplia e tocca numerosi aspetti, con i testi di Andy Partridge degli XTC a fare da filo conduttore. I brani tracciano un quadro della caducità umana e della nostra irrilevanza di fronte all’infinità dello spazio.

Come da tradizione per Wilson, produttore noto per la sua meticolosità e per il suo approccio audiofilo, l’album è una vera esperienza sonora, un film da ascoltare. Per questo, le versioni in audio spaziale/Atmos di The Overview saranno disponibili sia in formato fisico che digitale. Il disco è inoltre accompagnato da un film realizzato da Miles Skarin, storico collaboratore di Steven Wilson.

Steven Wilson - The Overview

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