“Becoming Led Zeppelin”, presto al cinema il primo docufilm ufficiale sulla band
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Visto in anteprima il lavoro che narra la storia del gruppo da prima degli esordi fino al 1970: i Led Zeppelin raccontati dai protagonisti (compreso il compianto John Bonham grazie a un’intervista inedita)
Se già il titolo lo lasciava intuire, Becoming Led Zeppelin è effettivamente la storia ben narrata di come è nato il gruppo, una vicenda irripetibile giunta di diritto sulle vette più alte dell’Olimpo del Rock. Il primo docufilm ufficiale sulla band di Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones e John Bonham sarà nelle sale cinematografiche italiane dal 27 febbraio al 5 marzo (per maggiori informazioni è possibile consultare il sito nexostudios.it).
I Led Zeppelin sono ripresi singolarmente nel lavoro diretto da Bernard MacMahon e co-sceneggiato e prodotto da Allison McGourty. Ognuno di loro ricorda i propri inizi prima del gruppo e ogni tanto si sente anche la voce di John Bonham da un’intervista del 1971 che aveva rilasciato a un giornalista australiano. Sono poi tanti i momenti musicali e i filmati inediti, live e non, per vedere com’è cresciuto quel sound, un’idea nata dalle ceneri degli Yardbirds, di cui faceva parte Jimmy Page, e che si è sviluppata dapprima contattando John Paul Jones, già conosciuto dal chitarrista ai tempi in cui entrambi si guadagnavano da vivere a Londra come turnisti negli studi di registrazione, e poi dopo l’incontro con Robert Plant e John Bonham, entrambi già amici e insieme in altre esperienze musicali, compresa l’ultima prima dei Led Zeppelin, nella Band Of Joy.
Il docufilm autorizzato sulla band è pieno di immagini e non ricorre ad animazioni o altri artifici per arrivare fino al 1970, anno di pubblicazione di Led Zeppelin II. Nel momento in cui i protagonisti si raccontano, ricordando le insicurezze, l’ingenuità e l’entusiasmo dell’epoca, la “presenza” di Bonham non si avverte solo con l’intervista o con i vari filmati, ma si percepisce anche con i racconti dei suoi compagni di band, come quando Jimmy Page sottolinea il suo modo di usare i polsi e non gli avambracci per picchiare sulla batteria e come quando lo stesso chitarrista ripensa alla sua maniera di suonare la cassa perché quando ci andava su col pedale “potevi sentirlo dentro di te”. E pazienza se a John Paul Jones non piaceva il nome Led Zeppelin perché nessuno se lo sarebbe ricordato e se Robert Plant non è più diventato un commercialista…
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Parleremo più diffusamente di Becoming Led Zeppelin MARTEDÌ 4 MARZO dalle 21:30 con il ritorno delle nostre MUSIC ROOM.