21/04/2021

“Tratto da una storia vera”, quella di Joe Barbieri

Il cantautore napoletano è tornato con un nuovo album, il più autobiografico della sua carriera
Potrebbe essere una semplice ma doverosa postilla al titolo di un film, di una rappresentazione teatrale o di un qualsiasi spettacolo, ma Tratto da una storia vera è in realtà il titolo vero e proprio del nuovo album di Joe Barbieri, uscito per Microcosmo Dischi/Warner Music Italy. La storia è quella del cantautore napoletano per il suo disco più autobiografico che esce a quattro anni di distanza da Origami e a due da Dear Billie, album in cui ha reso omaggio a suo modo a Billie Holiday.Tratto da una storia vera è uscito venerdì scorso, 16 aprile, in Europa, mentre in Giappone sarà disponibile dal 22 dello stesso mese. Il 16 è stato anche il giorno in cui Joe Barbieri ha presentato il suo nuovo lavoro in conferenza stampa via Zoom. E, proprio in tale occasione, dopo aver ascoltato uno degli undici nuovi brani che compongono Tratto da una storia vera, vale a dire Tu, io e domani, il cantautore ha dichiarato: “La canzone che abbiamo ascoltato prima è stata un po’ la scintilla e mi ha fatto pensare che un nuovo disco era possibile, in questi tempi apparentemente poco ricettivi per una proposta musicale o comunque artistica. Questa canzone mi ha rivelato il desiderio, la sete di arte che in qualche modo in questi tempi è sicuramente amplificata”. Tu, io e domani vede la partecipazione di Fabrizio Bosso, Luca Bulgarelli, Sergio Cammariere e Tosca, ma loro sono soltanto alcuni degli ospiti dell’album, considerando che al suo interno sono presenti anche Mauro Ottolini, Jaques Morelenbaum, Alberto Marsico, Carmen Consoli e il Quartetto Davabugi.
“Questo disco poi nasce sicuramente da tanto del mio vissuto, ma in realtà non è soltanto questo – aggiunge inoltre Joe Barbieri. – Io vi confesso che sto ancora capendo da dove viene questo disco, sto ancora cercando di capire bene. Ho la percezione sincera che si tratti di un disco, per quanto mi riguarda, totale, nel senso che al suo interno c’è davvero il trapassato, il passato, il futuro, il momento attuale, ci sono le persone, ci sono tutti gli artisti che in qualche modo ho incontrato in questi anni… e l’anno prossimo saranno trent’anni di carriera. C’è un pezzettino di ciascuno di loro in questo disco, perché ciascuno mi ha lasciato un pezzetto di eredità. Ci sono le persone che fanno parte del mio privato, ci sono le mie passioni, i cibi che amo mangiare, quindi c’è veramente tutto”. E c’è anche l’amore per la musica brasiliana per come siamo abituati ad ascoltarlo nella musica di Joe Barbieri, laddove dunque le atmosfere jazz convivono piacevolmente con la bossa nova. È questa una passione nata negli ultimi quindici o addirittura negli ultimi vent’anni, spiega il cantautore, che, da napoletano, ritiene sia inevitabile innamorarsi del Brasile dal punto di vista musicale: “Io sento in Roberto Murolo Joao Gilberto e viceversa” ha infatti dichiarato a tal proposito Joe Barbieri.

La chiusura forzata a causa della pandemia ha messo il cantautore nelle condizioni di dedicarsi al nuovo album e la situazione, come ha dichiarato lui stesso, “ha fatto soltanto in modo che tutto questo avesse un attimo di quiete per venire a galla e per essere metabolizzato. Ho anche avuto il tempo di studiare in questo periodo, perché in condizioni normali, quando vai in giro a suonare, fai cose, sei stimolato da altro e va a finire che lasci da parte l’aspetto creativo, lasci da parte lo studio o comunque gli dedichi meno tempo di quello che sarebbe necessario dedicargli”. Tratto insomma dalla dedizione, dalla cura del dettaglio e dalla necessità di raccontare il proprio vissuto… e quindi, anche per questo motivo, Tratto da una storia vera.

 

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