Molto più di un semplice concerto, Boris Savoldelli si conferma sperimentatore assoluto e sarà il protagonista al Politecnico di Milano dove con CommTech Talks verranno definiti nuovi percorsi per la musica d’avanguardia elettronica. Science in Music: Voicings and Voices, questo è il titolo dell’evento speciale dei CommTech Talks che si svolgerà il 21 aprile presso il Politecnico di Milano a cura di Augusto Sarti, Bruno di Giorgi e Massimiliano Zanoni con il fondamentale contributo di Boris Savoldelli, il jazz singer italiano, o come ama definirsi “camuno”, cioè originario della Valle Camonica, quindi bresciano doc.
Questa è la quarta edizione di Science in Music, l’appuntamento annuale con una “techtalk” per presentare la musica dal punto di vista dello scienziato. Quest’anno si parlerà di come più linee melodiche possano evolvere insieme in modo armonicamente coerente. Si cercherà di raccontare tutto questo in modo scientifico, magari con un retrogusto di algebra e geometria, ma non troppo…
Per essere sicuri che i presenti non scappino dopo cinque minuti dall’inizio della presentazione, gli organizzatori del laboratorio Sound and Music Computing hanno pensato di mettere un po’ di “pepe” sulla presentazione e usare un approccio più “pragmatico” usando qualche altro strumento. Per questo hanno chiesto aiuto a Boris Savoldelli, conosciuto come la “voce orchestra” che è diventato, suo malgrado visto gli alti contenuti tecnologici della ricerca del Politecnico di Milano, la star dell’evento.
L’appuntamento è al Politecnico, in piazza Leonardo da Vinci 32 a Milano nell’aula “De Donato” alle ore 17, ma sarà possibile seguirlo in streaming al link https://sites.google.com/site/polimisim/
Science in Music: Voicings and Voices è un techtalk, iniziale step di dimostrazione dei primi prototipi nati dalla collaborazione tra il dipartimento di Sound and Music Computing del Politecnico di Milano guidato dal professor Augusto Sarti e Boris Savoldelli, noto per l’uso originale dell’elettronica applicata alla voce.
Lo storico marchio Eventide, famoso per aver creato i primi e più potenti Harmonizer utilizzati, tra gli altri, da Frank Zappa, Robert Fripp e Steve Vai, ha fornito parte delle macchine sulle quali il gruppo di lavoro sta sperimentando nuovi e innovativi “devices” di controllo a 3D.
Una straordinaria occasione per fare un “salto nel futuro” e meravigliarsi delle potenzialità della tecnologia applicata alla musica.
Questa è la quarta edizione di Science in Music, l’appuntamento annuale con una “techtalk” per presentare la musica dal punto di vista dello scienziato. Quest’anno si parlerà di come più linee melodiche possano evolvere insieme in modo armonicamente coerente. Si cercherà di raccontare tutto questo in modo scientifico, magari con un retrogusto di algebra e geometria, ma non troppo…
Per essere sicuri che i presenti non scappino dopo cinque minuti dall’inizio della presentazione, gli organizzatori del laboratorio Sound and Music Computing hanno pensato di mettere un po’ di “pepe” sulla presentazione e usare un approccio più “pragmatico” usando qualche altro strumento. Per questo hanno chiesto aiuto a Boris Savoldelli, conosciuto come la “voce orchestra” che è diventato, suo malgrado visto gli alti contenuti tecnologici della ricerca del Politecnico di Milano, la star dell’evento.
L’appuntamento è al Politecnico, in piazza Leonardo da Vinci 32 a Milano nell’aula “De Donato” alle ore 17, ma sarà possibile seguirlo in streaming al link https://sites.google.com/site/polimisim/
Science in Music: Voicings and Voices è un techtalk, iniziale step di dimostrazione dei primi prototipi nati dalla collaborazione tra il dipartimento di Sound and Music Computing del Politecnico di Milano guidato dal professor Augusto Sarti e Boris Savoldelli, noto per l’uso originale dell’elettronica applicata alla voce.
Lo storico marchio Eventide, famoso per aver creato i primi e più potenti Harmonizer utilizzati, tra gli altri, da Frank Zappa, Robert Fripp e Steve Vai, ha fornito parte delle macchine sulle quali il gruppo di lavoro sta sperimentando nuovi e innovativi “devices” di controllo a 3D.
Una straordinaria occasione per fare un “salto nel futuro” e meravigliarsi delle potenzialità della tecnologia applicata alla musica.