Nick Cave live al Forum di Assago (Milano), il report (20.10.2024)
Una liturgia che si ripete, ma che rimane sempre piacevolmente spiazzante
La liturgia si ripete: Nick Cave e i suoi Bad Seeds hanno incantato ancora una volta i presenti al Forum di Assago (Milano), nell’unica data in programma in Italia nel 2024 che era sold out da diversi mesi.
Si parte alle 21:00 in punto con Frogs, e poi è la volta di altri due brani dal nuovo album, la title-track Wild God e Song of the Lake. Il nuovo lavoro è stato eseguito per intero nel corso del live, ad eccezione della traccia conclusiva As The Waters Cover The Sea. Un live tranquillo, ma anche dirompente, e lo si capisce già nel passaggio da O Children a Jubilee Street: in quest’ultimo brano è ormai immancabile l’accelerazione improvvisa che accende una volta di più l’atmosfera. Ma non si procede in crescendo e anzi si passa ad esempio dalla tempesta di Tupelo alla preghiera di Conversion, alternando in oltre due ore di live momenti di dolci sospensioni e attimi di fervidi sussulti.
Dalla parte finale dell’appena citato Conversion, Nick Cave inizia a ripetere spesso, quasi come un mantra, le parole “Stop” e “You’re Beautiful” e anche Milano, da lui spesso invocata, risponde prontamente. Il singer-songwriter australiano appare come una sorta di moderno semidio pagano, vestito in maniera elegante, che entra in contatto anche questa volta con la sua folla adorante. Non ci sono barriere tra gli spettatori e il palco, che è comunque sopraelevato: il pubblico cerca allora Nick Cave con le mani rivolte verso l’alto e lui concede le sue di mani in un continuo scambio di energia da palmo a palmo. È un flusso continuo che a volte porta alcuni spettatori a toccargli le gambe, momento sottolineato in maniera ironica dall’indiscusso e indiscutibile mattatore della serata, il quale spiega al microfono di voler concedere “questo privilegio” per 20 secondi al massimo o 15, perché poi deve continuare a muoversi sul palco per la sua performance. A un certo punto arriva un fazzoletto da parte del pubblico e Nick Cave lo usa per asciugarsi il sudore, stesso rito che compie con una t-shirt e che non ripete con chi voleva continuare con queste “benedizioni”, trasformando in reliquia qualsiasi oggetto da recapitare potenzialmente sul palco, dicendo proprio in inglese: “No, non voglio la tua fottuta t-shirt”, come a voler dire semplicemente “Va bene tutto, ma non esageriamo” o come a voler rendere ancor più unica e originale la magia del suo concerto, dove non si esce mai comunque dall’idea di un rito ormai consolidato.
Il merito di questo grande live è anche dei Bad Seeds, sempre più numerosi e sicuramente decisivi sul palco, formati per l’occasione dal polistrumentista/braccio destro Warren Ellis, George Vjestica alla chitarra, Carly Paradis alle tastiere, Jim Sclavunos alle percussioni, Larry Mullins alla batteria, la new entry Colin Greenwood dei Radiohead al basso e poi un quartetto di coristi – tre donne e un uomo – Miça Townsend, Wendi Rose, Janet Ramus e T Jae Cole. Questi ultimi sono fondamentali negli inserimenti gospel del nuovo album e dalla loro pedana al centro del palco si spostano solo alla fine del live per White Elephant, raggiungendo Nick Cave, sempre al centro ma più in basso rispetto ai quattro.
Due maxischermi posti ai lati e uno ancor più grande di formato rettangolare inquadrano la situazione sul palco e talvolta proiettano frasi significative dei brani con la stessa grafica – a parte i cambi di colori – e lo stesso lettering della copertina di Wild God. Nel corso della serata viene proiettato un solo video durante il primo dei quattro pezzi del bis, O Wow O Wow (How Wonderful She Is), dedicato ad Anita Lane, musa di Nick Cave e figura fondamentale per i primi Bad Seeds, venuta a mancare nel 2021.
L’ultima perla della serata è Into My Arms con il protagonista solo alla voce e al pianoforte e con il pubblico che canta, facendosi avvolgere ancora una volta da quest’ultimo caldo abbraccio alla fine di una liturgia che si ripete, ma che rimane sempre piacevolmente spiazzante.
Scaletta – Nick Cave live @ Forum di Assago (Milano):
- Frogs
- Wild God
- Song of the Lake
- O Children
- Jubilee Street
- From Her To Eternity
- Long Dark Night
- Cinnamon Horses
- Tupelo
- Conversion
- Bright Horses
- Joy
- I Need You
- Carnage
- Final Rescue Attempt
- Red Right Hand
- The Mercy Seat
- White Elephant
Bis:
19. O Wow O Wow (How Wonderful She Is)
20. Papa Won’t Leave You, Henry
21. The Weeping Song
22. Into My Arms