U2, “un nuovo album” (del 2004)
Dalle session di How To Dismantle An Atomic Bomb è nato letteralmente un nuovo album (anche in Dolby Atmos)
Era il 2004 quando usciva How To Dismantle An Atomic Bomb degli U2, album trainato dal singolo, nonché traccia di apertura, Vertigo. Questo stesso schema si era ripetuto a distanza di quattro anni dal precedente lavoro di inediti, All That You Can’t Behind, anche quello sospinto dal primo brano della tracklist e primo singolo Beautiful Day, che ovviamente accrebbe l’attesa per il disco successivo. Prima era accaduto solo con Pop e con l’album d’esordio Boy.
How To Dismantle An Atomic Bomb fu un disco dalla gestazione complessa e arrivava dopo la morte del padre di Bono, avvenuta nell’agosto del 2001. La produzione è accreditata a Steve Lillywhite, già dietro i primi quattro album degli U2; tutto era iniziato con Chris Thomas, produttore di Never Mind The Bollocks dei Sex Pistols, che aveva collaborato anche con i Beatles per il White Album e con i Pink Floyd per The Dark Side Of The Moon, per una settimana torna poi a lavorare con Bono e soci Daniel Lanois, finché ad inizio 2004 la band chiamò il già citato Lillywhite. È la prima volta che nella storia del gruppo vengono coinvolti tanti produttori e infatti, oltre a quelli già citati, ci sono Flood, Jacknife Lee, Brian Eno, Nellee Hooper e Carl Glanville.
Adesso, per i 20 anni dalla pubblicazione di How To Dismantle An Atomic Bomb, gli U2 hanno deciso di tirare fuori dai loro archivi alcuni brani che risalivano proprio a quel periodo, creando di fatto un nuovo album intitolato How To Re-Assemble An Atomic Bomb, che sarà disponibile proprio insieme all’album originale in versione rimasterizzata e ampliata e in vari formati.
Nella sala di registrazione della Universal di Milano abbiamo ascoltato in anteprima le dieci tracce che compongono questo “shadow album” anche con la magia del Dolby Atmos. Spicca più di tutte la terza traccia, con il tipico incedere in stile U2 dalle chitarre di The Edge alla voce di Bono, Luckiest Man In The World, già conosciuta dai fan con il titolo provvisorio di Mercy, dal momento che si parlava di questa demo già vent’anni fa. Tra i brani “già noti” c’è l’inizio affidato a Picture Of You (X+W), una nuova versione di Xanax + Wine pubblicata solo su iTunes, a sua volta aggiornamento della bonus track di How To Dismantle An Atomic Bomb, che era molto meno rock, Fast Cars. C’è poi All Because Of You 2 per distinguerla da quella pubblicata originariamente nell’album e Are You Gonna Wait Forever?, uscita già come lato B di Vertigo. La voce di Bono è protagonista in un brano come I Don’t Wanna See You Smile, mentre meno prevedibile è un pezzo come Treason, su cui il cantante aveva lavorato inizialmente insieme a Dave Stewart degli Eurythmics, dove il ritmo e gli altri strumenti “mettono da parte” le chitarre di The Edge, che però ha un suo momento più specifico in Theme From The Batman, strumentale che aveva inciso per una serie di cartoni animati dedicata al famoso supereroe DC.
Il Dolby Atmos arricchisce gli ultimi tre brani ascoltati, che sono tratti dall’album originale uscito nel 2004, e allora spiccano chitarre magari in precedenza “nascoste” in City Of Blinding Lights e acquisiscono dinamiche ancor più interessanti Sometimes You Can’t Make It On Your Own e Vertigo.
Rimane la certezza che gli U2 sanno scrivere brani, a prescindere dalla o dalle produzioni, anche quando i pezzi non entrano a far parte di un album ufficiale. E non è poco.